Mattarella capo dello Stato: i commenti dei politici lecchesi

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mattarella

LECCO – La politica ha scelto e Sergio Mattarella è il 12esimo presidente della Repubblica italiana. L’elezione è avvenuta sabato con 665 voti raccolti al quarto scrutinio.

Sergio Mattarella, palermitano classe 1941, ha un lungo passato politico: deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano e la Margherita, e più volte ministro, dal 2011 è giudice costituzionale di nomina parlamentare.

La nomina del nuovo capo dello Stato ha avuto ampia convergenza delle forze politiche, superando di oltre 50 voti il numero di preferenze necessarie ad eleggerlo. All’elezione hanno partecipato anche parlamentari lecchesi e da Lecco sono giunte diversi commenti, positivi o critici, sul nuovo volto del Quirinale.

Virginio Brivio
Virginio Brivio

IL SINDACO DI LECCO, VIRGINIO BRIVIO (PD): “Al neoeletto Presidente della Repubblica Italiana, uomo mite ed equilibrato, professionista preparato e politico risoluto (ben oltre le apparenze), rivolgo lo sguardo di chi ripone nel suo ruolo, ruolo chiave in una fase tanto delicata, aspettative importanti.

Certo che il Presidente Sergio Mattarella sarà un Capo di Stato capace assumere le posizioni in grado di fare la differenza, accompagnare con saggezza le riforme avviate tenedo unito il Paese, consolidare il ruolo dell’Italia nel contesto europeo e globale, con uno sguardo importante al ruolo della Repubblica Italiana nei confronti del suo territorio, per un paese che riparte da sé stesso e in sé stesso trova la forza per riscattarsi e affermarsi”.

Gianmario Fragomeli
Gianmario Fragomeli

L’ONOREVOLE GIAN MARIO FRAGOMELI (PD) – L’indicazione di voto per Sergio Mattarella ha un forte carattere costituzionale: da sempre uomo delle Istituzioni, dapprima in una terra difficile come la Sicilia, poi da parlamentare, da Ministro e infine da giudice della Corte Costituzionale.

Un’attività politica, la sua, contrassegnata dall’autonomia e da scelte coraggiose, una su tutte le dimissioni da Ministro del Governo Andreotti perché contrario alla legge Mammì in quanto palesemente difforme dalle direttive europee.

Veronica Tentori
Veronica Tentori

L’ONOREVOLE VERONICA TENTORI (PD) –  “Sono molto contenta. In primo luogo perché ho avuto l’onore di votare Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica, una persona di alto livello per tutte le caratteristiche che ho avuto modo di elencare nei giorni scorsi: sono sicura che sarà una figura di garanzia.

Questo è un successo del Partito Democratico ma anche la dimostrazione di un grande senso di responsabilità di tutte le forze di Governo. Matteo Renzi ha saputo condurre un percorso di condivisione e trasparenza e ha saputo compattare il nostro partito, infatti tutti hanno dimostrato lealtà. Un metodo che dovrebbe essere adottato in ogni situazione perché fare le cose per bene porta sempre ai risultati migliori. Sergio Mattarella ha ottenuto un’ampia maggioranza: oltre alla coalizione di Governo ha avuto anche il sostegno di Sel. Berlusconi è rimasto invece isolato, indebolito e ininfluente.

Infine sono contenta perché la politica ha dimostrato di essere all’altezza del proprio compito: mettere il bene dei cittadini e dell’Italia davanti a tutto. Sergio Mattarella, il nostro nuovo presidente della Repubblica, ha dichiarato che il suo pensiero va in primo luogo alle difficoltà che gli italiani stanno attraversando: non potrei essere più d’accordo e per questo ora ricominceremo a lavorare sulle riforme che i cittadini attendono. Sono orgogliosa di questo risultato e orgogliosa del mio partito. Faccio gli auguri di buon lavoro al nostro Capo dello Stato, Sergio Mattarella, una persona per bene.”

 

 Paolo Arrigoni
Paolo Arrigoni

IL SENATORE PAOLO ARRIGONI (LEGA NORD) – “Con la regia del rottamatore Renzi, PD e SEL (tutta la sinistra insieme appassionatamente) regalano al paese un presidente democristiano, facendo così resuscitare la balena bianca. Sergio Mattarella è uomo della prima repubblica, di stretta osservanza demitiana. Dal 1983 sino al 2008 è stato parlamentare e più volte ministro. Nel 1998, da ministro della Difesa, ha mandato i caccia italiani a bombardare Belgrado senza autorizzazione del Parlamento.

E’ stato per tre anni al Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa prima di diventare, nel 2011, membro della Consulta che ha bocciato pochi giorni fa il referendum sulla Fornero e il tetto sulle pensioni d’oro. Nel ruolo di relatore nei procedimenti della Corte costituzionale in ordine ai contenziosi tra Stato e Regioni ha sempre dato torto agli enti territoriali.

Purtroppo, dunque, questa elezione suggella la vittoria del centralismo contro il federalismo. Le regioni e le autonomie locali verranno schiacciate e svuotate. Nell’area di centro-destra il Carroccio è l’unica forza politica che ha tenuto la schiena dritta ed è l’unico interlocutore affidabile per l’elettorato. NCD non ha toccato palla e ha confermato l’appiattimento su Renzi, mentre Forza Italia, con Berlusconi pugnalato da Renzi, ha certificato di essere completamente allo sbando, vittima del ‘peto’ del Nazareno ormai affossato.

Daniele Nava
Daniele Nava

IL SOTTOSEGRETARIO REGIONALE DANILE NAVA (NCD) – “Non che in Italia la carica di Presidente della Repubblica abbia visto il succedersi di grandi personaggi. Oggi però tocchiamo il fondo, o forse lo avevamo già toccato con Scalfaro.

E il mio partito ha commesso un errore enorme nell’avallare , seppur ob torto collo , questo nome. In ogni caso nonostante Mattarella, nonostante la crisi, nonostante tutto, l’Italia deve farcela. E ce la farà”.

Antonio Rusconi
Antonio Rusconi

L’EX SENATORE ANTONIO RUSCONI (PD) – “Penso che l’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica rappresenti anzitutto una garanzia istituzionale per tutto il Paese, in un momento di difficoltà economica e tensione civile, e di sicuro equilibrio verso tutte le forze e i movimenti politici.

L’ho conosciuto personalmente, facendo parte dello stesso gruppo parlamentare nella XIV e XV legislatura e precedentemente nei Congressi Nazionali del Partito Popolare come Ministro e Vicepresidente del Consiglio: una persona mite, equilibrata, di grande cultura, sarà rigoroso interprete della Costituzione e sono sicuro dimostrerà anche nella carica di massimo garante delle Istituzioni quelle doti di discrezione, ma anche di competenza e autorevolezza che gli hanno conquistato la stima e l’amicizia di tanti colleghi”.