Camionista manomette cronotachigrafo, fermato… era anche ubriaco

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    Polizia StradaleLECCO – Aveva posto un potente magnete, di forma parallelepipeda della lunghezza di un paio di centimetri, sul sensore del cambio della motrice del camion del quale era alla guida, al fine di interferire con l’efficienza del cronotachigrafo digitale, causandone addirittura il completo annullamento. A scoprire il pericoloso trucco, sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Lecco durante un controllo effettuato in via Leonardo da Vinci a Lecco.

    Durante il controllo finalizzato alla verifica delle ore di guida e delle prescritte pause, all’autista del trattore sono state richieste le stampe dell’apparecchiatura, dalla quali risultava che il veicolo, all’ora del controllo, era fermo da tre ore circa.

    Il conducente alla richiesta di spiegazioni da parte degli agenti, ha ammesso di aver personalmente messo il potente magnete che ha interferito con l’efficienza del cronotachigrafo digitale al punto da causarne il completo annullamento dell’attività di registrazione, con la conseguente memorizzazione di tutti i valori riconducibili alla velocità di marcia, ai tempi di guida e riposo ed alle percorrenze chilometriche. Rimosso il magnete il tachigrafo è risultato in piena efficienza.

    La particolare artificiosità dell’alterazione, in relazione al concreto pericolo che comporta, ha portato gli agenti a valutare la manomissione un atto penalmente rilevante, che secondo l’ufficio di Polizia è riconducibile ad una vera e propria “omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”.

    In particolare tale manomissione consente di azzerare completamente i valori di registrazione della velocità, facendo apparire il veicolo fermo. “Apprare doveroso sottolineare – spiegano dal Comando di Polizia – che la conseguente inattività del dispositivo cronotachigrafo si può ripercuotere sulla totale efficienza di tutti i sistemi ad esso connesso, compreso quello frenante”.

    Inoltre, il controllo ha dato esito, “per la prima volta in questa provincia”, come sottolineato dal Comando, alla contestazione ad un conducente professionale per guida in stato di ebbrezza alcolica.

    Il magnete è stato quindi sequestrato come prova, e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il conducente è stato sanzionato ai sensi dell’art. 179 CdS, ritirando contestualmente la patente di guida.

    “L’attenzione di questa specialità – concludono dal Comando di Polizia – è sempre alta verso simili violazioni poichè il mancato rispetto delle prescritte pause, compromettendo seriamente lo stato psicofisico dei conducenti, costituisce un seri pericolo per la sicurezza della circolazione attesa, peraltro, l’elevata massa dei veicoli”.