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LECCO – Le imprese lecchesi si posizionano al quarto posto in Lombardia in tema di puntualità nei pagamenti commerciali nei primi tre mesi del 2015.
Ben il 53,1% ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, il 40,5% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati, solamente il 6,4% oltre i 30 giorni.
Una performance migliore sia della media regionale (46% di pagamenti puntuali) sia di quella nazionale (36,3%). Da segnalare, però, il peggioramento dei ritardi gravi, passati in 5 anni dall’ 1,8% del 2010 al 6,4% attuale.
Questo è quanto emerge dallo Studio Pagamenti in Lombardia realizzato da Cribis S D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese Lombarde del nel primo trimestre 2015.
A seguire, dopo Sondrio, nella classifica delle province più virtuose, si piazza Brescia 53,9%, Mantova 53,6%, Lecco, appunto, seguita da Bergamo 52,7%, Cremona 51,4%, Como 49,4% Varese 45,9%, Pavia 44,6%, Monza e Brianza 44,5%, Lodi 44,1%. Chiude in netta difficoltà Milano con solo il 37% di pagamenti alla scadenza a fronte di un 11,8% di ritardi gravi.
Complessivamente, nel primo trimestre dell’anno in corso il 46% delle imprese della Regione ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, mentre il 44,8% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e il 9,2% oltre i 30 giorni.
Il dato che preoccupa maggiormente sono i pagamenti giunti oltre i 30 giorni di ritardo, cresciuti ben del 206,7% rispetto al 2010. Calati invece del 22,9% le imprese che pagano entro il mese di ritardo, mentre sono cresciuti del 18,3% i buoni pagatori. In sintesi, a fronte di un aumento della puntualità, in questi anni sono aumentate notevolmente le imprese che non riesco a far fronte agli impegni contrattuali.
Nonostante i dati non incoraggianti, sottolineano da Cribis D&B, la Lombardia esibisce performance di pagamento nettamente migliori rispetto sia alla media nazionale (36,3% di imprese puntuali, 15,7% di ritardi oltre i 30 giorni) sia all’area geografica di appartenenza (43% di pagamenti virtuosi).
