Contrasto alle mafie, nuova legge regionale. Stanziati 3,8 mln

    Tempo di lettura: 2 minuti

    Pirellone Regione Lombardia

    MILANO  – La Lombardia ha una nuova legge per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e per la cultura della legalità, approvata oggi dal Consiglio regionale all’unanimità. Per il 2015 sono previsti interventi per 3,8 milioni di euro.

    Tra i punti principali del provvedimento il sostegno a iniziative di prevenzione e lotta alla criminalità organizzata e di promozione dell’educazione alla legalità anche tramite l’educazione alla cultura dell’antimafia a partire dai banchi di scuola. Sono previsti interventi a favore delle vittime (dal punto di vista economico e psicologico) e finalizzati a contrastare i fenomeni delle truffe ai danni delle persone anziane, dell’usura e dell’estorsione. La Lombardia è pure pronta a porsi come partner per la gestione dei beni confiscati.

    Mauro Piazza
    Mauro Piazza

    “Abbiamo evitato il rischio di partorire una legge fatta di sole parole – ha esordito in Aula il consigliere regionale Mauro Piazza – Siamo stati capaci di dar vita a provvedimenti in cui ci sono fondi reali per riuscire a fare tante cose, a cominciare dalla confisca di beni alle mafie. Abbiamo il dovere di restituire alla collettività ciò che, alla stessa collettività, è stato indebitamente sottratto”.

    In Brianza abbiamo dovuto registrare non pochi episodi mafiosi e intorno al fenomeno ci sono al contempo tanta sensibilità e altrettanta ignoranza. I ragazzini, per esempio, restano affascinati dalle auto di grossa cilindrata fiammanti dei boss, senza neppure ipotizzare quali e quanti fatti delittuosi sottendano quei bolidi. Ecco allora che l’aspetto educativo è fondamentale e la Regione da tempo si spende in incontri con le scolaresche per far comprendere il bene sommo dei comportamenti corretti e rispettosi della legalità”, ha concluso Piazza.

    “La legge riassume tre iniziative, due provenienti dai gruppi consiliari e una dalla Giunta, segno della volontà da parte del Consiglio regionale di non dividersi su questi temi, ma di trovare insieme una sintesi. La Lombardia non è certo la regione principe delle infiltrazioni, ma non possiamo ritenerci immuni. Lo scopo di questa legge è continuare a far crescere anticorpi nell’organismo del nostro territorio con iniziative che hanno lo scopo di alzare la guardia per evitare non solo una presenza diffusa e pervasiva di questi fenomeni, ma anche solo la possibilità di una formazione di episodi di tale natura”, ha commentato il presidente dell’assise Raffaele Cattaneo al termine della votazione.