Barro Sky Night più forte del maltempo, vincono Artusi e la nepalese Rai

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SALA AL BARRO – I lecchesi che avranno alzato gli occhi alle montagne se lo saranno chiesto: cosa sono quella miriade di lampade frontali che percorrono il Monte Barro al venerdì sera? Risposta: i concorrenti della Barro Sky Night, prima edizione Trofeo Francesco Mazzoleni am, voluta dal nipote Matteo che supportato da alcuni amici e a seguire da una cinquantina di volontari e numerosi sponsor ha dato vita ad una skyrace notturna decisamente affascinante.

 

 

Una prima edizione con 262 atleti ai nastri di partenza e il meteo che dopo un’ora circa di gara (partenza alle 20 in punto dal Centro Sportivo di Sala) ha pensato di mettere i bastoni tra le “gambe” di atleti e organizzatori, ma nonostante il forte temporale che si è abbattuto tutto ha retto al meglio a dimostrazione di come logistica e organizzazione fossero all’altezza.

Dopo un’ora 58 minuti e 32 secondi di gara il primo a tagliare il traguardo al Centro Sportivo di Sala al Barro,  dopo aver macinato 16 chilometri e 1500 metri di dislivello, è stato Roberto Artusi. Al secondo posto Dario Rigonelli e al terzo Davide Panzeri.

 

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Nella classifica rosa, a vincere è stata la nepalese Mira Rai del Team Salomon che ha fermato il crono sul tempo di 2h20′ netti (15^ in classifica generale). Sul secondo gradino del podio Francesca Rusconi e terza Maria Panzeri.

Nella classifica a squadre il primo posto è andato all’Osa Valmadrera, secondo l’Avis Oggiono e terzo alla Polisportiva Pagnona. Premiati anche l’atleta più giovane e quello più anziano rispettivamente Andrea Rota 15 anni (6° in classifica generale) e Giovanni Biffi 65 anni.

 

 

“Possiamo dire di essere soddisfatti – fanno sapere gli organizzatori – nonostante il maltempo che a metà gara si è abbattuto, tutto è andato per il meglio. Su 262 partenti si sono ritirati in 10, si è registrata qualche inevitabile caduta per via del terreno reso scivoloso dalla pioggia, ma fortunatamente senza gravi conseguenze. Forse qualche ritiro è stato determinato dal fatto di non essere abituati a gareggiare in notturna: c’è chi ha sbagliato strada, qualcun altro è stato vittima di crampi, ma alla fine è andato tutto bene”.

 

 

Ovviamente l’appuntamento è per il prossimo anno: “Ovviamente”, fanno sapere gli organizzatori che colgono l’occasione per “ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato, dai volontari che sono stati una cinquantina, alla Protezione Civile di Galbiate, l’Associazione Carabinieri Lecco, i Volontari del Soccorso di Calolziocorte, il Soccorso Alpino e gli sponsor… a tutti grazie”