Poste e chiusure: il sindaco Brivio chiede di aprire un nuovo ufficio

Tempo di lettura: < 1 minuti
Gli uffici postali di Acquate
Gli uffici postali di Acquate

LECCO – Nessuna marcia indietro da parte di Poste Italiane sulla chiusura degli uffici postali di Acquate e di San Giovanni dal prossimo 7 settembre e il sindaco Brivio non ha nascosto la sua “insoddisfazione totale”.

“Al tavolo istituzionale in Provincia si è parlato solo del parziale ridimensionamento del piano di tagli. Da parte nostra abbiamo proposto a Poste italiane di dare disponibilità per l’individuazione di nuovo ufficio che possa sopperire alle chiusure” ha annunciato il primo cittadino.

Un nuovo ufficio che per il sindaco deve essere individuato lungo le direttive principali, ovvero viale Adamello o via Montegrappa, in modo da dargli una posizione più visibile e maggiormente servita rispetto alle filiali in chiusura, situate nel cuore dei due rioni lecchesi.

L’amministrazione comunale vorrebbe anche che Poste Italiane potenziasse i servizi a domicilio, non solo di consegna della posta ma anche per le spedizioni, nei rioni colpiti dalle chiusure soprattutto per gli anziani.