Airuno. Sciopero alla Cometa, i lavoratori: “Quale futuro?”

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sindacatiAIRUNO – Due ore di sciopero per chiedere certezze sul futuro della propria azienda: i lavoratori della Cometa s.r.l. di Airuno martedì hanno deciso di dimostrare in questo modo, con un picchetto all’ingresso dell’azienda, le proprie preoccupazioni rispetto a quanto potrebbe accadere nelle prossime settimane.

Cometa è l’azienda metalmeccanica, operante nel settore della tranceria e della carpenteria, nata nel 2011, che ha preso in affitto capannoni e macchinari ad Airuno dalla fallita Metallurgica Manente, assumendone 28 lavoratori. Oggi però, denunciano i sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl, si troverebbe in cattive acque:

“Ci risulta che Cometa stia vivendo una situazione difficile dal punto di vista finanziario – spiega Domenico Alvaro della Fiom – non starebbe pagando quanto pattuito per l’affitto, e avrebbe difficoltà anche con i fornitori di energia elettrica, tanto che l’elettricità sarebbe stata tagliata e gli impianti oggi funzionerebbero grazie a generatori diesel. Inoltre ci sarebbero difficoltà nel rintracciare l’amministratore delegato. I lavoratori non hanno stipendi arretrati da percepire ma il fondo pensionistico integrativo verrebbe trattenuto in busta paga ma non versato al fondo Api. Inoltre non verrebbe pagata l’indennità di contratto relativa alla mensa”.

La preoccupazione di lavoratori e sindacati è però per l’imminente scadenza della proroga del contratto di affitto, il prossimo 21 settembre:

“Ad oggi non sappiamo se ci sia l’intenzione della società chiedere la proroga del contratto d’affitto e su che base lo farà, perché evidentemente sarà necessario presentare un piano di rientro e di rilancio industriale – prosegue il sindacalista Fiom – L’impressone è quella che da un giorno all’altro i lavoratori possano trovare i cancelli dell’azienda chiusi e il blocco totale della produzione”.

Per questo i sindacati hanno chiesto urgentemente un incontro in Provincia per discutere della situazione.

“Vogliamo portare allo stesso tavolo istituzionale l’amministratore delegato di Cometa, la curatela della Metallurgica Manente, la Provincia, Api per capire cosa succedendo – spiega Marco Oreggia della Fim Cisl – Non è possibile che ci siano lavoratori messi in questa condizione, che non sappiano domani mattina cosa può succedere alla loro azienda. Se dovesse finire il gasolio dei generatori, si fermeranno gli impianti?”

Dalla scorsa primavera è scattato il contratto di solidarietà in azienda ma per il sindacato Cometa “ha ancora prospettive di mercato. Il lavoro fino ad oggi c’è stato – conclude Alvaro – ci sono competenze importanti tra i lavoratori, è un problema finanziario e di scelte aziendali”.