LECCO – “Il personale dipendente di questa Camera e più in generale, qualsiasi dipendente pubblico è al servizio dello Stato e assolve il proprio dovere qualsiasi siano i rappresentanti degli organi di indirizzo politico”.
E’ la RSU dei lavoratori dell’ente camerale a prendere parola dopo lo scontro tra le associazioni economiche lecchesi a seguito della rielezione del presidente Vico Valassi. I rappresentanti dei dipendenti della Camera di Commercio vogliono quindi mettere le cose in chiaro rispetto alle polemiche sorte negli ultimi giorni, dichiarando che “il personale camerale svolge in modo indipendente, imparziale e con diligenza le funzioni cui è stato assegnato, sempre e comunque con senso di responsabilità e nel rispetto delle imprese del territorio e in linea più generale di ogni persona”.
“Il consiglio camerale ove legittimamente nominato ha il diritto/dovere di dettare gli indirizzi generali che l’Ente deve seguire per assolvere le funzioni previste dalla Legge 580/93 – dichiara la RSU – Ci preme, tuttavia, sottolineare la nostra grande preoccupazione circa il dibattito in atto sul futuro degli Enti camerali e di conseguenza sul futuro dei lavoratori delle Camere di Commercio, non esprimendo opinioni nel merito delle eventuali nuove circoscrizioni territoriali che si andranno a creare a seguito della riforma (sarebbero solo di livello strettamente personale)”.
“La nostra volontà – conclude la nota – è quella di essere tempestivamente informati sui nuovi assetti territoriali e sui criteri di ripartizione del personale all’interno dei nuovi Enti che si formeranno. Augurandoci un clima più disteso e collaborativo all’interno degli Organi politici anche al fine di garantire una maggiore serenità per i dipendenti, si auspica di giungere in tempi rapidi alla definizione del futuro di questa Camera”.

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