LECCO – Una generosità che ha sorpreso gli stessi volontari del Palio di Chiuso quella dimostrata dai lecchesi nei confronti dei migranti: la raccolta umanitaria organizzata dal gruppo promotore della festa del rione e della Maratona del Calcio ha avuto una grande risposta da parte dei residenti del quartiere e non solo; in tanti hanno infatti deciso di donare abiti, coperte, scarpe e sciarpe da destinare agli ospiti dei centri di accoglienza aperti in città e per i migranti ospiti ai Piani Resinelli.
L’iniziativa è stata lanciata nei giorni scorsi attraverso il web e mercoledì sera i volontari si sono preparati a ricevere le donazioni. Oltre una cinquantina di persone si è recata all’oratorio di Chiuso e in breve la sala messa a disposizione dalla parrocchia si è riempita di vestiario e di altri generi di aiuti.
“Due settimane fa siamo stati contattati da alcuni abitanti dei Resinelli che ci hanno riferito della necessità da parte dei ragazzi ospitati di avere dei vestiti più pesanti perché fino a due settimane fa giravano solo con pantaloncini e maglietta – spiega l’arch. Maria Celeste Dossi, volontaria del Palio di Chiuso – Ci siamo quindi organizzati tra di noi, con un po’ di passaparola, e abbiamo notato che molta gente era disposta ad aiutare. Di conseguenza si è deciso di coinvolgere le cooperative e creare un vero e proprio punto di raccolta per la città”.

Gli aiuti messi assieme tra i soli volontari sono stati portati ai migranti ospiti ai Resinelli già domenica con un furgone:
“E’ stato molto bello – prosegue Maria – siamo andati alla mattina presto a loro insaputa, li abbiamo trovati che facevano colazione e abbiamo fatto colazione insieme. Due giorni dopo, un ragazzo di loro ci ha inviato una mail ringraziandoci col cuore. Non pretendiamo di ricevere un grazie, ma quando succede ed è sincero, ci fa veramente piacere”.
Poi, alla serata di apertura della raccolta tra i residenti, mercoledì, c’è stato il “pieno” di donazioni:
“Non ci aspettavamo una risposta così grande. Sebbene ci siano tante critiche su questo tema, c’è anche chi si è preso a cuore la situazione e questa è una bellissima cosa – continua la coordinatrice dei volontari – Chiederemo alle cooperative di cosa hanno esattamente bisogno per non andare alla cieca e distribuire gli aiuti in maniera equa. Sappiamo che tra i migranti arriveranno più donne, per questo raccoglieremo vestiti anche per loro, sapendo che non tutte le donne africane possono vestirsi come noi, quindi sarà una raccolta più ponderata. Il materiale che dovesse avanzare verrà dato alla Caritas”.
Oltre una ventina le persone impegnate mercoledì nelle operazioni di raccolta e smistamento degli aiuti; coinvolti anche i volontari della Croce Verde e altre realtà associative cittadine si stanno interfacciando a questa iniziativa.
“Visto il risultato, serviranno sicuramente altri volontari – spiega Maria – Il nostro obiettivo non è solo raccogliere e donare vestiti ma vorremmo far sentire queste persone più integrate, organizzare dei momenti di incontro tra i cittadini e questi ragazzi”

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