
LECCO – Il Jobs Act non dispiace agli esercenti lecchesi: della riforma del mercato del lavoro se n’è parlato mercoledì mattina alla sede di Confcommercio Lecco, in un seminario aperto alle imprese per approfondire le novità apportate dal decreto.
“Il provvedimento contiene dei passaggi che permettono un chiarimento su diversi aspetti della legge e delle innovazioni interessanti- spiega il vicedirettore della Confcommercio Lecco, Andrea Cattaneo – il contratto a tutele crescenti dal nostro punto di vista risulta utile in un settore con un panorama così diversificato di aziende come il nostro”.
Un’opportunità contrattuale possibile già dallo scorso marzo e che, secondo Cattaneo, verrebbe applicata da numerose attività commerciali nel lecchese:
“Una dimostrazione è l’aumento delle assunzioni, grazie anche agli sgravi fiscali che sicuramente hanno spinto molte aziende verso questa scelta. Datore e lavoratore, quando c’è un’assunzione, auspicano entrambi che il rapporto di lavoro prosegua nel tempo, se però il feeling tra i due dovesse interrompersi o una crisi economica dovesse portare alla fine anticipata del contratto, le tutele fissano dei paletti precisi e aspetti economici definiti e questo riduce le possibili vertenze”.
Positivo è anche il parere riguardo alle novità sui vaucher: “Finalmente si eliminano possibili contenzioni fissando un limite economico al vaucher. Nell’ambito del commercio è uno strumento che viene spesso utilizzato e in questo modo può essere usufruito con più chiarezza e nel pieno della legalità”.
Maggiori perplessità invece dall’associazione dei commercianti riguardo alla sparizione dei contratti a progetto: “Se da un lato può essere vista positivamente questa novità, non viene data però un alternativa chiara per professionisti che utilizzavano questo tipologia contrattuale”.

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