LECCO – A settembre inflazione in calo a Lecco rispetto al mese precedente (-05%), mentre in confronto al settembre del 2014 si registra invece un aumento analogo in percentuale (+0,6%). Il dato emerge dal consueto studio a cura dell’Ufficio Statistica del Comune di Lecco.
Il confronto con il dato medio nazionale circa le variazioni registrate per tipologia di prodotto (beni e servizi) conferma lo stesso andamento della realtà locale e nazionale anche se con intensità diversa. Segno meno per la variazione annuale dei prezzi dei beni (Lecco -0,1%; Nazionale -0,5%) e segno più per quella dei servizi (Lecco +1,1%; Nazionale +0,9%).
Nel mese di settembre, a livello nazionale e prendendo in considerazione solo le città che fanno anticipazione e di cui si conosce il dato provvisorio, la classifica in ordine crescente delle variazioni annuali conferma il primato di Vicenza (-0,5%).
Altre 10 città registrano una variazione di segno meno, ma con intensità prossima allo -0,1%. Il 60% delle città registrano una variazione positiva e solo 5 città (tra cui Lecco) registrano una variazione superiore al mezzo punto percentuale. Il dato più alto appartiene a Milano (+0,7%). A livello lombardo tutte le città registrano una variazione di segno più, solo Brescia registra una variazione nulla.
Questi i prodotti, a rilevazione locale e non centralizzata, che hanno avuto le peggiori variazioni e quelli che hanno registrato, invece, le migliori diminuzioni di prezzo rispetto al mese precedente:
– Alimentari e bevande analcoliche (+0,9%; +2,2%). Aumento di quasi un punto per la divisione alimentari che amplifica anche la crescita a livello annuale pari a 0,9 punti nel mese scorso. Il confronto con i valori di settembre 2014 evidenzia delle variazioni completamente diverse (-0,2% la variazione con il mese precedente e +0,2% quella annuale e pertanto con settembre 2013).
Il maggior contributo all’aumento mensile è dato verdura, carni e prodotti ittici per quanto riguarda gli alimentari freschi, e da pane e cereali e olii per quanto riguarda i prodotti trasformati. Variazione superiore al mezzo punto percentuale per la classe “pane e cereali” (+0,6%). Aumento dell’1% della classe delle “carni” che riduce la differenza in negativo rispetto ad inizio anno.
Ancora una contrazione per la classe “latte, formaggi e uova” (-0,1%). Torna a crescere la classe “olii e grassi” (+0,6%) il cui indice è di poco inferiore a 107. L’olio extra vergine di oliva aumenta e quello di oliva diminuisce, ma in maniera meno consistente del primo. Stabile la classe “zucchero e confetture, cioccolato e dolciumi” che presenta variazione nulla. Prosegue, anche se in misura più contenuta rispetto ai mesi scorsi, l’aumento per la classe “caffè, te’ e cacao” (+0,3%), l’aumento da inizio anno si attesta a poco meno di un punto e mezzo.
Consistente contrazione della “Frutta” (-3,3%) che annulla l’aumento registrato nel corso dell’anno e porta l’indice ad attestarsi sotto il livello base. Ancora un aumento per i “Vegetali” (+7%) che finiscono di recuperare la diminuzione registrata nella prima metà dell’anno e permangono sotto il livello base. Ancora un aumento della classe “prodotti ittici” che registra una variazione del +0,6% che porta l’indice della classe a superare abbondantemente quota 107 ed è uno dei più alti della divisione degli alimentari. Aumento particolare per il pesce fresco di mare di pescata dovuto alla scarsa pescosità. Per la classe “Acque minerali, bevande analcoliche” si segnala un leggero aumento dell’indice (+0,1%). Unico prodotto in aumento è il tè in bottiglia, che comunque ha un prezzo inferiore a quello base. L’indice della classe “Prodotti alimentari n.c.a.” aumenta di poco meno di mezzo punto (+0,3%)
– Bevande alcoliche e tabacchi (+0,2%; +2,2%). Leggera variazione rispetto al mese di agosto della divisione in esame, che registra anche un’importante variazione rispetto al mese di settembre 2014.
La classe dei “vini” segna un +0,7% da imputare in generale sia quello da tavola che di qualità (quest’ultimo con maggior contributo). Leggero segno più anche per le “birre” (+0,1%) dove aumenta quella di marca estera. Non registrano alcun movimento i “tabacchi”.
– Abbigliamento e calzature (+0,1%; +1,2%). Divisione interessata dalla rilevazione di parecchi capi di abbigliamento “stagionali” anche se per la quasi totalità degli stessi la rilevazione non è esaustiva in quanto nei negozi non è terminata la fase di assortimento con le nuove collezioni, soprattutto quelli rilevati nei primi giorni del mese di settembre.
– Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (nulla; +1,5%). Assolutamente “piatta” la divisione in oggetto, non solo per il valore della variazione (nulla) ma anche per la quasi totalità dei prodotti che risultano stabili rispetto al mese di agosto. L’unico prodotto in aumento è il gas in bombole, il cui prezzo ritorna pari a quello di dicembre 2014.
– Mobili, articoli di arredamento, servizi per la casa (nulla; +0,3%). Variazione di segno più di oltre due punti per “articoli tessili per la casa” dove si segnala l’aumento della trapunta imbottita, del piumino da letto e delle lenzuola (solo quest’ultimo prodotto ha un prezzo superiore a quello base). Altra classe in aumento è quella dei “piccoli elettrodomestici” (+0,8%) che si avvicina all’indice base, dopo aver subito il calo nei mesi precedenti.
– Servizi sanitari e spese per la salute (+0,2; +1,1%). Il leggero balzo in avanti della divisione in oggetto (+0,2%) è da imputare alla variazione della classe “Attrezzature ed apparecchi terapeutici” (+1,6%) interessata dall’aumento degli apparecchi sanitari (sia aerosol che apparecchio per misurare la pressione); aumento anche dei “servizi medici” (+0,1%) e quello più consistente dei “servizi paramedici” (+1,2%) dove diminuiscono i prezzi delle analisi delle urine e del sangue, ma aumenta il prezzo dell’ecografia. Di segno meno la variazione dei “prodotti farmaceutici” dove in evidenza c’è l’aumento dei farmaci di fascia C, ma la diminuzione di quelli si fascia A.
– Trasporti (-3,5%; -2,5%). Nel mese di settembre si assiste ad un’altra consistente variazione di segno meno per i “carburanti” (-3,3%), di seguito le variazioni registrate: benzina verde -4,5% (variazione da inizio negativa di quasi 5 punti) ; gasolio per auto -2,7% (variazione da inizio anno di oltre 8 punti in territorio negativo); gas GPL -1,8% (variazione da inizio anno -14%); olio motore (+0,1%) e stabile il gas metano per autotrazione (variazione da inizio anno nulla) e l’olio motore (variazione di meno un punto da inizio anno).
– Comunicazioni (+0,7%; +0,1%). Aumenta la classe dei “apparecchi telefonici e telefax” (+3,6%) da imputare alla variazione di segno più sia degli apparecchi per la telefonia fissa, che degli smartphone e dei cellulari; leggera variazione anche dei “servizi di telefonia e di telefax” (+0,1%) a causa del segno più dei servizi di telefonia mobile e dei servizi internet su rete mobile. I “servizi postali” sono stabili e nessuno dei prodotti rilevati presenta variazioni di prezzo.
– Ricreazione, spettacoli, cultura (-1,8%; +0,3%). Forte contrazione rispetto al mese di agosto e riduzione della variazione annuale per la divisione in esame, che comunque risulta interessata alla rilevazione di parecchi prodotti a carattere stagionale. La classe con la maggiore variazione dell’indice è quella dei “pacchetti vacanza” che fa registrare una diminuzione di quasi 18 punti e la cui variazione è da imputare in particolar modo a quelli nazionali (-28%) piuttosto che a quelli internazionali (-7%).
– Istruzione (+0,1; +0,8%). Variazione congiunturale da imputare all’aumento della scuola primaria privata (+1,6%).
– Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,8; +0,6%). Consistente riduzione congiunturale e unica di segno opposto rispetto a quelle registrate a livello nazionale. I “Servizi di alloggio” (-3,1%) sono gli artefici di tale risultato, nella classe si evidenzia l’aumento, anche se contenuto, della camera di albergo e la contrazione del bed & breakfast; dell’agriturismo e del campeggio. Leggero aumento della classe “Ristoranti, bar e simili” da imputare alla variazione di prezzo del pasto al ristorante.
– Altri beni e servizi (+0,5; nulla). Aumento di mezzo punto rispetto al mese di agosto da imputare alle seguenti classi: “Servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza” (+1,3%); “Assicurazione sui mezzi di trasporto” (+1%) a causa dell’aumento dell’assicurazione dell’auto e “altri effetti personali” (+0,7%) dove si segnala l’aumento della borsa e del portafoglio in pelle.
Anche la classe “altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona” è interessata all’aumento di prezzo (+0,4%), rasoi da barba, sapone liquido per l’igiene intima e crema per il corpo hanno delle variazioni superiori al 5%, solo shampoo e doccia schiuma registrano una diminuzione.

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