Civate saluta don Vincenzo: “Sapevi vedere la bellezza”

CIVATE – “Sapevi vedere la bellezza, l’arte, e in questo tuo dono mantenevi vivo il legame con Dio”. Con queste parole Mons. Maurizio Rolla ha ricordato Don Vincenzo Gatti, presidente dell’Associazione Amici di San Pietro, scomparso all’età di 80 anni il 27 dicembre scorso. Una vita spesa per l’amata basilica di San Pietro al Monte, riportata alla sua antica bellezza proprio grazie all’impegno di Don Vincenzo, fondatore dell’omonima Associazione.

I funerali dell’amato parroco si sono svolti giovedì mattino presso la Chiesa Parrocchiale di Civate, in presenza di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni, accorsi per porgere l’ultimo saluto a Don Vincenzo. Prima dell’inizio della funzione è stato letto il messaggio che il Cardinale Angelo Scola ha voluto indirizzare a Don Vincenzo e alla Parrocchia di Civate.

Durante l’omelia sono stati ricordati il suo innato amore per l’arte, la cultura (il don era membro della Famiglia del Beato Angelico di Milano, dove insegnava anche) e soprattutto quell’isolata quanto frequentata basilica tra i monti, la sua San Pietro, per l’amore della quale lo scorso 2014 era stato premiato con la “Rosa Camuna” di Regione Lombardia, riconoscimento per l’impegno speso dal parroco a favore del monumento, la cui opera di restauro era stata cominciata nel 1927 da Mons. Polvara.

“Sono forse quello che conosce Don Vincenzo meno di tutti – ha esordito mons. Rolla, che insieme al parroco di Civate Don Gianni ha celebrato la funzione – ma le poche volte che l’ho incontrato i suoi occhi raccontavano di un desiderio, di un’esperienza iconografica, di un lavorare nella bellezza, che mi annunciavano il suo desiderio di non perdere il suo legame col Signore. Questa cosa non è affatto semplice, a Don Vincenzo il merito di aver condiviso un’esperienza universale e di aver creato un luogo di incontro tra cultura, società e fede quale oggi è San Pietro”.

E proprio nell’auspicio che l’esperienza e la ricchezza creata da Don Vincenzo continui si  è chiusa la funzione, attraverso le parole che gli affezionati amici di San Pietro hanno scritto in una lettera indirizzata al loro Don: “Per noi sei sempre stato un maestro, pronto ad insegnare, sgridare, incoraggiare. Così siamo cresciuti con te, intorno a te e ci hai trasmesso un grande ideale, concreto, al quale si sacrifica il proprio tempo: si chiama San Pietro al Monte, tuo orgoglio, nostro orgoglio, la tua vita, la nostra vita. Attorno a San Pietro hai saputo raccogliere la sorpresa, l’aiuto e l’entusiasmo di tantissime persone”

“Oggi tu compi la tua ultima salita, ci precedi come sempre lassù; poi noi seguiremo la strada che tu ci hai indicato e arriveremo un giorno e tu ci accoglierai con un sorriso, aspettando anche l’ultimo di noi, come hai sempre fatto in cima allo scalone. E insieme a Pietro e Paolo, attraverso Cristo che è la porta ,ci guiderai ancora una volta nella Casa del Padre. I tuoi Amici di San Pietro”.

Al termine della Santa Messa la bara di Don Vincenzo è stata caricata da amici e volontari e, sulle note di canti e preghiere, portata in processione fino alla Basilica di San Pietro al Monte, vera casa di Don Vincenzo, dove il parroco è stato tumulato.

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