Lecco, folla per Scola alla prima messa da arcivescovo

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Cardinale Angelo Scola ha visitato oggi la zona Pastorale III di Lecco. Tanta la gente che si è stretta attorno al proprio conterraneo, ora Pastore della Diocesi di Milano, la più grande del mondo.

In mattinata, l’incontro con tutti i sacerdoti e i decani dei 10 decanati della zona, che comprende 181 parrocchie di Lecco e provincia alcune riunite in Comunità Pastorali. Nel pomeriggio alle 17 i Vesperi in canto con tutte le consacrate e i consacrati, meditando sul salmo 138, proposto oggi dal Salterio (la Liturgia delle Ore, ovvero le preghiere contenute nel breviario che ogni giorno i consacrati recitano 5 volte al giorno in 5 momenti diversi, ndr), ricordando in particolare le parole di Sant’ Agostino, vescovo di Ippona e Dottore della Chiesa (IV sec. dC), sull’importanza della consacrazione alla castità, una direzione-indicazione forte per la società. “In questa consacrazione” continua “la presenza consacrata mantiene e conserva il valore della scelta, della rinuncia, in particolare nella nostra terra, una terra di lunga tradizione Cristiana. Voi consacrate e consacrati siete una grande risorsa per la nostra società in questi momenti di cambiamento”.

Dopo una breve pausa, alle 18, la Solenne Messa ancora nella basilica di San Nicolò. Durante l’omelia, il Cardinale ha sottolineato l’importanza del dedicarsi alla ricerca della salvezza, sopratutto agli altri e ai più bisognosi. “E’ necessario riconoscere il volere di Dio e il suo operare nel nostro IO, senza lasciarsi dominare da esso”. E ancora: “Riprendendo l’orazione prima della liturgia della parola, abbiamo letto “Padre, che nelle singole Chiese, sparse sulla terra, manifesti la Chiesa una, santa cattolica e apostolica, concedi […] di crescere in piena comunione con il proprio pastore e rendila immagine vivente dell’assemblea universale del tuo popolo”. “La bellezza della Chiesa non è intaccata dagli errori che anche cardinali e vescovi e alcuni suoi membri hanno commesso anche di recente, poichè la chiesa è comunione. Io da solo non posso sostenere questo peso, non posso essere vicino ad ognuno di voi. Ma voi dovete essermi vicini: ho bisogno di voi, del vostro affetto, preghiere, critiche se necessario”.

Infine, alcuni brevi ringraziamenti per i sacerdoti, consacrate e semplici laici che hanno partecipato e condiviso questa giornata.

In serata, presso il Teatro dei Cappuccini, l’incontro con le realtà organizzative delle parrocchie e delle comunità.

Marco Ruffinoni