LIERNA – “Pensate a quante persone ho incontrato nei miei 40 anni di sacerdozio, quanti battesimi ho celebrato e quanti giovani ho unito in matrimonio. E pensate a quante volte il mio cuore si è intenerito celebrando tanti funerali, ma anche a quante volte si è riempito di gioia per le cose belle che il Signore mi ha donato. E, ancora, a quante volte il mio animo è stato burrascoso come un violento temporale, ma vi ho sempre voluto bene e so che il mio affetto è ricambiato”.
Don Marco Malugani, dal 2008 parroco di Lierna l’aveva scritto: “Domenica 26 giugno salirò lentamente e con emozione i gradini dell’altare per celebrare la messa del mio quarantesimo di sacerdozio e nel mio cuore ci sarete tutti. Un cuore colmo di gioia e un cuore che racchiude qualche pena”.
E in effetti ieri, alla messa solenne celebrata nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio gremita di fedeli, doveva battere forte il suo cuore non soltanto nel momento in cui ha raggiunto l’altare ma anche quando, all’omelìa, si è rivolto ai suoi parrocchiani. “Siete troppo benevoli nei miei confronti – ha affermato – e leggo nei vostri occhi, nei vostri sguardi e nei vostri pensieri il desiderio di fare una grande festa in mio onore. Ve ne sono grato e oggi vi dico che una festa vera rende ancora più bello ciascuno di noi”.
Don Marco ha poi ricordato che “essere prete vuol dire essere ministro di Dio, dunque essere al servizio della comunità”. “Stamattina per farmi gli auguri mi ha telefonato da Roma il nostro vescovo – ha detto – ed è stata una piacevolissima sorpresa. Il quarantesimo di ordinazione per un sacerdote è l’occasione per dire a se stesso quello che normalmente lui dice agli altri. Ma ricorda pure a chi taglia quel traguardo che l’alba si allontana e si avvicina il tramonto, nella consapevolezza che la grande meta è l’eternità”.
Ad ascoltarlo, al primo banco, i sindaci di Lierna e di Crandola, Edoardo Zucchi e Matteo Manzoni. “Sono i sindaci del paese della Valsassina dove sono nato – ha spiegato il parroco – e della comunità in cui sono giunto quasi otto anni fa, al culmine del mio ministero. Così la loro presenza fa sì che oggi io mi senta stretto in un ideale grande abbraccio”.
Don Marco ha quindi passato rapidamente in rassegna (e ringraziato) le istituzioni presenti, gli enti e le associazioni che lo affiancano nel compimento del suo ministero o che operano a favore della comunità liernese. Ha citato gli alpini (che nell’occasione e in suo onore avevano preparato un rinfresco), il coro parrocchiale, la Squadra antincendio, la Polisportiva, la scuola calcio, gli animatori dell’Oratorio, la Pro loco, l’Associazione “don Alberto Sosio”, il consiglio pastorale, i consigli amministrativi della parrocchia, la scuola dell’infanzia e la Casa dell’anziano “Pietro Buzzi”, oltre al Corpo musicale liernese, i cui musicanti lo avevano accolto al suo ingresso in chiesa per la solenne celebrazione, per poi dedicargli altri brani a conclusione del rito eucaristico.
“Continuerò a fare in modo di essere il più possibile specchio dell’amore di Dio”, ha aggiunto il sacerdote, che in conclusione ha citato Dante Alighieri. “E’ il mio poeta preferito – ha detto – e mi piace ricordare l’ultimo verso del Paradiso, una delle tre cantiche della Divina Commedia, che recita L’amor che move il sole e l’altre stelle”.
Poi, al termine della celebrazione, un lungo applauso e – sul sagrato – molti abbracci, tante strette di mano e le fotografie di rito, in una domenica che don Marco non dimenticherà.
DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI CLAUDIO BOTTAGISI, LE IMMAGINI DELLA CELEBRAZIONE DEL 40.MO ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DEL PARROCO DI LIERNA, DON MARCO MALUGANI