Il ponte dell’Isola Viscontea? Lo finanzierà “Mister X”

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Corrado Valsecchi portavoce dell’associazione Appello per Lecco e si guarda bene dallo svelare indiscrezioni in merito all’identità del “noto imprenditore lecchese”, come lo ha definito lui stesso, che “si è entusiasmato così tanto al progetto legato all’isola Viscontea a tal punto che ha deciso di finanziare progetto e realizzazione del ponte che costruiremo per consentire a tutti l’accesso all’isola”.

Uno ‘sponsor’ non da poco visto che il costo dell’operazione “si aggira intorno a qualche centinaia di migliaia di euro – spiega Valsecchi – non è possibile essere più precisi perchè il progetto deve essere approvato dalla Soprintendenza che ha messo un vincolo monumentale. Superata questa fase potremo sapere come possiamo muoverci”.

La notizia è emersa durante la cena di martedì scorso offerta dal Ristorante Il Giardino alla quale sono stati invitati tutti i 90 volontari e le associazioni che hanno contribuito in questi ultimi mesi nello svolgere i lavori per una prima rinascita dell’isola: risistemazione del giardino, analisi stratimetriche, sistemazione della teleferica e molto altro ancora.

“L’occasione è servita per informare i presenti che abbiamo terminato il primo step dei lavori con la sistemazione delle mura e del giardino, adesso stiamo intraprendendo il percorso del secondo step, che è quello di carattere autorizzativo legato appunto alla questione del ponte”. Quindi Valsecchi aggiunge: “Mobile o no, lo scopo di questa realizzazione è quello di consentire a tutti l’accesso all’isola. Quello che volevamo è che la società civile si muovesse proprio in questa direzione, ossia nel collaborare fattivamente affinchè l’isola diventi pubblica e accessibile a tutti. Le cose sembrano stiano andando proprio in questa direzione ed è quello che volevamo. Come Appello per Lecco siamo soddisfatti e ringraziamo tutti coloro che a vario titolo ci hanno sostenuto e ci stanno sostenendo. Ora inizia un percorso toruoso con le richieste di autorizzazione ai vari enti interessati. Spero che la burocrazia non interrompa percorso che è stato intrapreso. Ora tutto è legato alla macchina burocratica dei vari enti dello stato. Nel momento in cui loro riescono a dare risposte noi possiamo cominciare a realizzare il lavoro. Ormai abbiamo la certezza matematica di avere grandi disponibilità, dipende tutto dalla burocrazia e dai permessi”.