Olimpiadi. Canoa, Ripamonti in semifinale nel K2 1.000

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Nicola Ripamonti e Giulio Dressino pochi istanti prima della partenza della loro batteria di qualificazione.
Nicola Ripamonti e Giulio Dressino pochi istanti prima della partenza della loro batteria di qualificazione.

 

LECCO – Dopo il mandellese Martino Goretti, finalista la scorsa settimana nel canottaggio con il “quattro senza” pesi leggeri, oggi è toccato a Nicola Ripamonti scendere in acqua ai Giochi di Rio 2016.

Il finanziere ventiseienne di Ballabio, cresciuto alla scuola remiera della Canottieri Lecco e alla sua prima Olimpiade, ha disputato oggi pomeriggio la batteria di qualificazione del K2 1.000 metri.

In canoa con Giulio Dressino, Ripamonti ha ottenuto il quinto posto alle spalle di Serbia, Australia, Lituania e Portogallo.

L’equipaggio primo classificato accedeva direttamente alla finale, tutti gli altri si sfideranno nuovamente in semifinale.

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Nato a Lecco, alto un metro e 77 per 77 chili di peso, tesserato per il Gruppo sportivo delle Fiamme gialle, Nicola Ripamonti si è presentato ai Giochi di Rio 2016 con alle spalle importanti risultati quali l’ottavo posto nel K2 1.000 metri ai Mondiali di Milano dello scorso anno, il tredicesimo nel K4 1.000 e il più recente Europeo di Mosca 2016, chiuso al nono posto nel K2 1.000 metri, oltre alla prova di Coppa del Mondo di Racice 2016, con l’undicesimo posto sulla medesima distanza.

Nicola Ripamonti
Nicola Ripamonti

La conferma della partecipazione di Nicola Ripamonti ai Giochi di Rio era arrivata soltanto lo scorso mese di luglio dall’International canoe federation che, riassegnando all’Italia le quote di Romania e Bielorussia escluse dalle Olimpiadi per motivi di doping, aveva fatto sì che gli azzurri ottenessero altri quattro pass per altrettanti atleti, oltre a quelli già qualificati.

Ripamonti sarà impegnato anche nel K4 1.000 metri, specialità che lo vedrà gareggiare venerdì 19 agosto con Alberto Ricchetti e Mauro Crenna, oltre che con lo stesso Dressino, come detto suo compagno di canoa nella prova di oggi del K2.

Obiettivo dichiarato di Nicola, alla vigilia dei Giochi, è conquistare una finale, così da tornare a far parlare lecchese la canoa olimpica dodici anni dopo l’ultima medaglia di Antonio Rossi ai Giochi di Atene 2004, quando ottenne l’argento dopo l’oro di Sydney 2000, che era stato preceduto a sua volta dalle due straordinarie vittorie olimpiche di Atlanta 1996 e dal bronzo di Barcellona 1992.