
LECCO – Poteva l’amministrazione comunale usufruire della procedura di somma urgenza per i lavori effettuati questa estate agli impianti elettrici dei palazzi comunali? Quali erano le urgenze per cui si è deciso di utilizzare questa procedura? E’ tutto regolare oppure si è abusato di questa modalità di intervento?
Sono le domande che i Cinque Stelle hanno rivolto all’assessore Corrado Valsecchi, nell’interrogazione presentata dal consigliere ‘pentastellato’ Massimo Riva , affrontata lunedì sera in municipio.
Una questione che ha visto anche la Lega Nord schierata apertamente contro il titolare della delega ai Lavori Pubblici e al Patrimonio, accusato dal Carroccio di aver bypassato la messa a gara dei lavori, mettendo a rischio, secondo l’opposizione leghista, la trasparenza del procedimento.
Ed è proprio con il Carroccio che sono volate frecciate durante la seduta di quest’ultimo consiglio comunale. “Qualcuno di questa Giunta non sopporta il nostro ruolo di opposizione, per lui le nostre sono idiozie – è intervenuta Cinzia Bettega, capogruppo della Lega rivolgendosi a Valsecchi –noi abbiamo il diritto e dovere di chiedere come stanno le cose e l’accesso agli atti, lei ha il dovere di accettare il nostro ruolo”. “Questo è il mio carattere – è arrivata qualche attimo dopo la risposta dell’assessore – che vi piaccia oppure no”
Cinque Stelle, Lega ma anche la minoranza di sinistra ha espresso dubbi sull’iter dei lavori scelto dal Comune: “In una lettera del 5 maggio scorso era stata più volte espressa l’urgenza di questi interventi ma si è aspettato fin dopo il 29 luglio per effettuarli – ha denunciato Alberto Anghileri (Cambia Lecco) – Sono convinto che tutto sia stato fatto in buona fede, altrimenti sarei già andato in Procura”.
“Il 7 maggio avevamo già incaricato il tecnico delle indagini sugli edifici comunali – gli ha replicato l’assessore – i risultati di questa indagine hanno evidenziato rischi chiari e inequivocabili per le persone, per le cose e per il patrimonio”.

Valsecchi ha parlato di “gravi pericoli” per la mancanza di protezioni agli impianti che avrebbero potuto mettere a rischio l’incolumità dei fruitori degli immobili, quindi lavoratori e personale. “Parliamo di energia elettrica, di blackout, di animali morti fulminati e principi d’incendio, con il rischio anche di cadute accidentali di materiale elettrico”.
Non una scelta diretta dell’assessore ma dirigenziale, “ritenuta necessaria la somma urgenza per intervenire con tempi rapidi – ha spiegato Valsecchi – personalmente sono lieto che un dirigente si sia assunto la responsabilità di identificare il pericolo e di avviare la procedura”.
Per i Cinque Stelle invece la situazione degli edifici comunali “era nota da tempo, almeno dal 2013 – ha sottolineato Massimo Riva – non si è trattato di eventi imprevedibili e si poteva scegliere una gara ad evidenza pubblica, avrebbe probabilmente consentito anche di avere uno sconto sui costi dei lavori. Più che somma urgenza, la definirei una somma negligenza pregressa”.
Riva ha anche ribadito l’intenzione di far presente la situazione all’Autorità Anticorruzione, “è un atto dovuto da parte del Comune inviare dati e documentazioni all’Anac” gli ha ricordato l’assessore. “Sarà mia cura inviare all’Anac tutta la documentazione in mio possesso che possa anche contestualizzare la vostra scelta” ha risposto a sua volta il rappresentante dei Cinque Stelle.

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