Fabrizio Pina eletto presidente delle Guide Alpine di Lombardia

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Fabrizio Pina di Asso, eletto nuovo presidente del Collegio delle Guide Alpine di Lombardia

 

ASSO – Fabrizio Pina, classe 1973, erbese di nascita, residente ad Asso in località Scarenna, sposato con Marta Cassin (nipote del celebre Riccardo) e papà di una figlia, è stato eletto presidente del Collegio regionale Guide Alpine Lombardia nel quale aveva ricoperto già il ruolo di vice.

Nel direttivo regionale dal 2008, Pina eredita così la guida del gruppo da Luca Biagini con un ruolo anche all’interno del Consiglio nazionale.

Un’elezione che Pina definisce “non un fulmine a ciel sereno ma quasi” della quale si dice “soddisfatto – aggiungendo – parto motivato ed è ovvio che sia cosi”.

Collegio, quello di Lombardia, che vede iscritti 336 professionisti dei quali 190 Guide Alpine, 46 Guide Emerite e 100 accompagnatori di media montagna.

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Fabrizio Pina insieme a Luca Biagini presidente uscente

 

In merito ai principali obiettivi da raggiungere il neo presidente spiega: “Lavorerò nel solco della continuità di quanto ha fatto finora Luca Biagini in piena sinergia con il direttivo. Ai lavori di routine che il Collegio deve svolgere, tra cui il mantenimento del’albo, i rapporti con le altre Regioni e tutte le varie faccende burocratiche. Porteremo avanti i progetti di promozione della Regione, i corsi di formazione per le guide, andremo a rinnovare la convenzione con l’Aineva (Associazione Interregionale Neve e Valanghe) oltre al lavoro di censimento delle ferrate. Per due anni di fila abbiamo lavorato con l’Università Bicocca e Statale sugli aspetti educativi e di comportamento in montagna, progetto che auspichiamo di poter portare avanti, così come quelli volti alla valorizzazione del territorio. A dire il vero in pentola bolle dell’altro ma preferire non anticipare nulla fino a che non ne avrò l’ufficialità”.

Un mito da sfatare quindi quello della Guida Alpina impegnata esclusivamente in escursioni impegnative su montagne quali Monte Bianco e Cervino, tanto per fare due esempi. “Si può dire che sono poche le persone che ci chiamano per escursioni difficili – afferma Pina – Il nostro lavoro verte anche sulla formazione, con corsi su roccia, ghiaccio e sci, formazione che tuttavia non si limita ai soli aspetti tecnici, ma verte anche su un piano culturale. Vogliamo avvicinare la gente alla montagna in modo consapevole, fornendo loro tutto il necessario per imparare a riconoscere i pericoli e gestire i rischi”.

 

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Fabrizio Pina

Un iter lungo quello per poter diventare Guida Alpina, unica figura professionista riconosciuta in questo ambito. “Per presentare la domanda oltre ad avere la maggiore età e necessario possedere un buon curriculum, arrampicata su roccia e ghiaccio, escursioni di un certo livello e saper sciare ottimamente. Se si viene ammessi superando un test attitudinale, un allievo modello al quale va tutto beneservono 4 anni per poter diventare Guida Alpina, dopo aver compiuto 120 giorni di formazione, esami e due anni di praticantato compresi”.

E dal Collegio delle Guide Alpine di Lombardia, ecco un utile decalogo per tutti coloro che vanno in montagna.

1) Decidete i vostri obiettivi dopo una attenta valutazione delle vostre condizioni psico-fisiche, delle vostre capacità ed esperienza e di quelle dei componenti del gruppo con cui si organizza l’escursione.

2) Preparate in maniera accurata la vostra escursione valutando, le previsioni meteo, la topografia del luogo, i punti di appoggio (rifugi e bivacchi), la lunghezza, il dislivello, la difficoltà tecnica, i tempi di percorrenza.

3) Prendete informazioni, dai numerosi siti che descrivono gli itinerari, dai bollettini nivo-meteorologici, dagli uffici delle guide alpine locali, dagli iffici turistici, dai gestori dei rifugi e consultate le carte topografiche del luogo.

4) Valutate attentamente le condizioni dei terreni che avete in programma di percorrere, tenendo presente le condizioni del clima e gli effetti che questo produce soprattutto sui ghiacciai e sulla solidità e stabilità delle pareti rocciose, di misto e di ghiaccio.

5) Siate a conoscenza e padroni delle tecniche di utilizzo dell’attrezzatura che usate, come corda piccozza e ramponi, e delle manovre più frequenti come, approntare le soste, le procedure di assicurazione, le calate, la progressione a corda corta e le manovre di autosoccorso base.

6) Dotatevi dell’abbigliamento e delle calzature appropriate al tipo di gita che volete affrontare tenendo in seria considerazione che le condizioni della montagna possono variare drasticamente in maniera repentina.

7) Utilizzate l’attrezzatura tecnica necessaria allo svolgimento della gita senza dimenticare un kit di emergenza (telo termico, pronto soccorso).

8) Ricordatevi di alimentarvi con cibi leggeri ed energetici e idratatevi con bevande arricchite di sali minerali.

9) Prenotate con buon anticipo i rifugi e mantenete un comportamento appropriato e rispettoso durante la vostra permanenza. Informatevi sulle condizioni dei bivacchi di alta quota. Portate a casa i vostri rifiuti.

10) Siate informati sulla copertura telefonica dei luoghi che si frequentano, potreste avere la necessità urgente di allertare il soccorso organizzato (118/112).