LECCO – La rinascita della Sala polifunzionale di via Ugo Foscolo parte dal contratto di concessione siglato mercoledì’ tra il Comune di Lecco e Teatro Invito: l’associazione, nuovo gestore della sala, aveva risposto positivamente all’indagine di mercato indetta il 7 aprile scorso e terminata il 27, presentando la propria manifestazione di interesse.
All’esito dell’indagine di mercato è seguita la revoca da parte del Consiglio comunale della deliberazione del 2012 con la quale si approvava il regolamento di gestione e le tariffe d’uso della sala. Nel luglio scorso la Giunta comunale aveva infine deliberato di assegnare per le durata di 6 anni rinnovabili, la sala polifunzionale realizzata a partire dalla convenzione urbanistica del febbraio del 1992 relativa all’edificazione dell’area compresa tra i rioni di Bonacina, Olate e Acquate (PRU 9 comparto 3).
“Ritengo la sottoscrizione di questo contratto di concessione dell’auditorium di via Ugo Foscolo, rimasto inutilizzato per oltre vent’anni, un grande successo dell’amministrazione comunale – commenta soddisfatto l’assessore al patrimonio Corrado Valsecchi -. Sono convinto che questa sala polivalente diventerà ben presto, grazie all’impegno dell’associazione Teatro Invito, che se ne è aggiudicata la concessione grazie alla partecipazione all’avviso pubblico, un punto di riferimento teatrale, culturale e sociale per tutti i cittadini lecchesi e per le associazioni che operano in questi campi”.
“In tempi brevi – ha proseguito Valsecchi – siamo riusciti a bandire un avviso pubblico, revocare una delibera consiliare, aggiudicare e sottoscrivere il contratto, grazie alla determinazione dell’amministrazione, del Consiglio comunale e dei funzionari del servizio patrimonio. Entro la fine dell’anno l’auditorium conoscerà una nuova stagione e noi auguriamo a Teatro Invito e alle associazioni che collaboreranno con loro di offrire alla città iniziative di qualità; siamo certi che questo loro sforzo verrà apprezzato e premiato”.
Con il contratto sottoscritto in mattinata, la sala è concessa al canone annuo agevolato di 2.600 euro (adeguamenti istat a parte), al quale si aggiungono le spese di gestione, quelle condominiali, quelle delle utenze (energia elettrica, acqua, riscaldamento,…) e i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, con l’obbligo di non smantellare, all’atto di una eventuale revoca, le migliorie apportate alla sala.
Al Comune sono infine riservate 12 giornate/serate e garantito, in queste occasioni, il servizio di apertura, chiusura e tutta l’assistenza necessaria all’utilizzo della sala.