LECCO – Si è riempita completamente la piccola sala conferenze del Planetario di Lecco per il ritorno dell’astrofisico Luca Perri, che lavora presso l’Osservatorio di Merate.
Dopo l’appuntamento del mese scorso su Star Wars, questa volta lo scienziato ha voluto sfidare la platea presente a un quiz sul formato di “chi vuol essere miliardario”. Otto test a risposta doppia in cui i presenti dovevano indicare quale affermazione considerassero falsa.
La serata è iniziata alle ore 21.00. Al pubblico sono stati distribuiti due foglietti in formato A5. Una volta apparse sullo schermo le due affermazioni, le persone dovevano alzare uno dei due pezzetti di carta: bianco se credevano che quella errata fosse la prima, azzurro nel caso della seconda. Dopo i canonici dieci secondi di tempo, Luca faceva una stima generale di quale foglietto aveva avuto più preferenze e poi rivelava la risposta, corredando il tutto con spiegazioni scientifiche dettagliate ma divertenti, come nel suo tipico stile divulgativo.
Il pubblico ha potuto così scoprire che sì, sulla Luna noi ci siamo andati, vedendo citare una decina di prove a favore dell’allunaggio americano. In più si è scoperto che oltre 30.000 oggetti di uso comune sono nati grazie agli studi per facilitare la vita nello spazio. Oltre ai conosciuti Goretex e velcro, anche gli orologi al quarzo e gli elettrodomestici a batteria sono nati inizialmente con questo scopo, così come la gomma da masticare al fluoro, vista l’impossibilità per gli astronauti di lavarsi i denti nella “maniera classica.” Luca ha poi sfatato alcuni miti, tipo quello che la Grande Muraglia cinese si possa vedere nello spazio, e poi ha dimostrato dal punto di vista scientifico quanto sia totalmente insensato affidarsi all’oroscopo, visto che al giorno d’oggi – monitorando il cielo – i segni sarebbero quattordici e non dodici, con giorni completamente diversi da quelli che noi siamo abituati a vedere sui giornali.
“A Lecco questa conferenza è servita da prova: a partire dall’autunno farò un laboratorio su questo tema dedicato alle scuole, tarato in base all’età dei partecipanti. – ha dichiarato lo scienziato – in ogni caso devo dire che la platea lecchese era piuttosto preparata: ha smascherato il 50% delle bufale, mentre in media il pubblico ne scova circa un quarto. In particolare, mi duole dirlo, un “bravo” a Loris Lazzati. L’ho pungolato e sfidato per tutta la sera, ma ha azzeccato praticamente tutte le risposte.”