Alegi e Rusconi (3Life) al traguardo dell’ “Inferno Triathlon”

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Da sinistra, Oreste Alegi e Stefano Rusconi

 

LECCO – Si è disputato sabato l’Inferno Triathlon, spettacolare gara svizzera che ha visto al traguardo anche due portacolori della 3Life, vale a dire Oreste Alegi e Stefano Rusconi. I due valsassinesi possono ormai dirsi esperti di questa manifestazione a dir poco massacrante, avendovi infatti già partecipato nelle scorse edizioni.

Ma andiamo più nel dettaglio e vediamo di cosa si tratta. Si parte con una prima frazione natatoria di 3,1 km, seguita da due diverse parti ciclstiche. Prima sulla normale bici da corsa gli atleti hanno dovuto percorrere 97 km con dislivello di 2145 metri, poi cambio per salire sulla propria mountain bike e sfidare 30 km con dislivello di 1180 metri. Per chiudere in bellezza altri 25 km a piedi e 2175 metri di dislivello. Grandi applausi al traguardo per tutti i partecipanti, a partire dallo svizzero Samuel Hurzeler, vincitore in 8:49.51.

“Sono molto contento di essere finisher per la terza volta assieme Stefano di questa bellissima gara ambientata in luoghi stupendi”, commenta a fatica completata Oreste Alegi. Per lui 90° posto finale con il tempo di 11:32.05. Oreste ha completato la frazione natatoria in 1:01.44, la seconda ciclistica in 4:16.01, la terza in mtb in 2:16.34 e l’ultima podistica in 3:57.45.

Dopo un anno di stop torna in gara Stefano Rusconi, 192° in 12:57.19 con i parziali di 1:01.38, 4:35.12, 2:26.15 e 4:54.12. “L’obiettivo era finirla nuovamente magari migliorando il tempo del 2015, ma ahimè non sono arrivato in perfetta forma anche a causa di qualche problema fisico nell’ ultimo mese – Racconta Stefano – Evento spettacolare: frazione di nuoto suggestiva con partenza all’alba dal bellissimo centro sportivo di Thun, poi ecco la salita con la frazione in bici da corsa che propone pendenze da subito importanti. Bello il tratto centrale, mosso e veloce che porta alla seconda salita, che a tratti era davvero tosta per la mia preparazione non ottimale. Dopo la discesa non troppo semplice causa asfalto viscido bel percorso in mtb con 12 km di salita dura e splendido tratto finale di quasi 20 km di discesa, dapprima su strada bianca poi in single track spettacolare. Da qui partono i 24 km che portano ai 3000 metri di quota del Piz Gloria, rifugio Schilthorn. Sofferenza e mal di gambe, ma in un contesto del genere vietato mollare! Il bello è che dopo tanta fatica sia io che Oreste ci siano ripromessi di ritornare. Ed è sicuro che lo faremo presto!”.