LECCO – Anche nel lecchese c’è chi ha fatto le ore piccole al seggio causa voto elettronico: si tratta degli scrutinatori di Laorca che per colpa di un problema legato alle chiavetta Usb contenente l’esito del voto referendario sono potuti rincasare quando erano quasi le 2, circa tre ore dopo la chiusura del voto.
“C’è stata una problematica tecnica legata al codice abbinato alla chiavetta, generato in automatico dal sistema, che risultava non corretto, quindi non ci era possibile trasmettere il dato. Abbiamo chiesto subito lo sblocco ai tecnici della Regione e ci hanno risposto intorno all’una e mezza” spiega il segretario generale del Comune di Lecco, il dott. Sandro De Martino, che ha seguito personalmente la giornata di votazioni nel capoluogo.
“Per il resto, le operazioni di spoglio si sono svolte in modo scorrevole, anche durante il voto, tranne che per un tablet non funzionante e sostituito”.
Nessuna criticità da evidenziare neppure nei comuni seguiti da Angelo Falbo, ex responsabile dell’ufficio Anagrafe, Stato Civile, Elettorale di Olginate, referente anche per Malgrate, Valgreghentino e Garlate. “Non abbiamo registrato grossi problemi, intorno alla mezzanotte le operazioni si sono concluse in tutti i seggi. Come test credo sia andato abbastanza bene, unica nota che avrebbero dovuto esserci più assistenti per seguire meglio il lavoro del collegio scrutinante, per garantire la loro presenza fissa al seggio sia nelle fasi di preparazione di sabato che nel momento dello spoglio”.

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