
LECCO – “Certamente, non bisogna girarci intorno, è una sconfitta”. Parla Tino Magni, coordinatore di Liberi & Uguali a Lecco e candidato al collegio plurinominale al Senato nella lista del movimento di sinistra fondato da Grasso e Boldrini che a livello nazionale ha superato il 3% e in provincia di Lecco poco più del 2%.
“Il 5%, i piu ottimisti dicevano il 6%, sarebbe stato un risultato credibile per una lista nata tre mesi fa, con l’ambizione di strutturarsi e diventare un progetto politico – prosegue – le motivazioni sono abbastanza chiare, i cittadini hanno guardato ad un elemento di discontinuità rispetto al Governo anche se larga parte di noi non ne faceva parte. Per l’elettorato, però, era la sinistra a governare, nonostante nell’ultima legislatura noi fossimo all’opposizione”.
Condizionati anche dal cosiddetto ‘voto utile’? “Negli ultimi giorni ci si è focalizzati sui partiti più significativi, Lega Nord e Cinque Stelle hanno vinto e molti hanno guardato in quella direzione. La sinistra deve ripartire dal territorio, con umiltà. Quello che emerge dai dati è che abbiamo avuto delle preferenze maggiori alla Camera, quindi tra i giovani, ed è lì che dobbiamo ripartire”.

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