MANDELLO – “Bisogna guardare le montagne con occhio diverso, serve fantasia per trovare qualcosa di nuovo”. Benigno Balatti, 63 anni, mandellese, ha dimostrato ancora una volta di vederci lungo. E così, lo scorso 2 aprile, assieme alla moglie Giovanna Cavalli (volto noto nel mondo del podismo), ha realizzato “Feel Free” (“Sentiti Libero”), una nuova via di ghiaccio e neve sulla parete Ovest della Grigna Settentrionale.
“E’ una di quelle vie che uscivano sempre negli inverni di 20/30 anni fa, ma che al giorno d’oggi è difficile trovare. Fortunatamente è stato un inverno molto nevoso perciò ho preso l’occasione al volo”.
Per raggiungere l’attacco bisogna percorrere il sentiero che dalla Porta di Prada va verso il rifugio Bietti: “A un certo punto si vede questo canale e la via sale dritta per 450 metri (difficoltà D complessivo – pendenze fino a 70°) fino a raggiungere la cima di Piancaformia. Abbiamo attaccato molto presto al mattino per evitare il problema delle valanghe, la via era in condizioni perfette. Abbiamo fatto più fatica a raggiungere l’attacco. Una volta in cima siamo scesi percorrendo la cresta di Piancaformia”.
Una scalata su una via aleatoria da intraprendere al momento giusto: “La via si forma tutti gli inverni, ma a causa delle scarse nevicate degli ultimi anni non sempre è percorribile in maniera integrale. Era lì da tanti anni e settimana scorsa l’abbiamo salita”.
Benigno Balatti la descrive come una via divertente: “Certamente bisogna fare attenzione, è fondamentale partire presto per scongiurare il pericolo valanghe. Bisogna attaccarla prima che cominci a scaldare”.
Il mandellese ha dedicato la via a Franz Rota Nodari, morto lo scorso 24 marzo in montagna: “L’avevo conosciuto tre anni fa, era venuto a vedere una mia serata a Calolzio, quindi io avevo partecipato alla sua. Era un alpinista che amava il ghiaccio e la neve, sempre alla ricerca di nuove avventure. Sicuramente questa era la via giusta da dedicargli”.
Balatti, 63 anni, un curriculum invidiabile alle spalle, non ha ancora perso la voglia di divertirsi: “Oggi siamo troppo attaccati a internet e, anche in montagna, si finisce per andare dove vanno tutti. Non c’è più fantasia. In Grigna ci sono ancora molte possibilità bisogna solamente saper guardare la montagna in maniera diversa. Poi, con gli attrezzi a disposizione oggi, si possono fare moltissime cose. Serve creatività e voglia di guardare a qualcosa di nuovo, anche alle cose meno evidenti”.
Benigno Balatti, nonostante non sia più un ragazzo, ha ancora molto da dire, interprete di un alpinismo fatto prima di tutto di emozione: “Adesso ho 63 anni compiuti e non nascondo di avere qualche acciacco. Però se mi fermo è peggio, bisogna sempre tenersi in allenamento”.