Agricoltura: crescono le aziende sul Lario, +19% di olivicoltori

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(foto archivio)

 

LECCO – Dall’aumento delle imprese agricole sul lago di Como, che richiama sempre più turisti stranieri, al protagonismo di giovani e di imprenditori nati all’estero, fino ai consumi che guardano al benessere e alla salute con il successo di produzioni come frutti di bosco, frutta secca, verdure e miele, ma anche un interesse crescente per le piante da vaso in casa o in ufficio.

Sono questi i trend dell’agricoltura in Lombardia che emergono da un’analisi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Coldiretti Lombardia sugli ultimi numeri delle imprese di fine giugno 2018.

“Il settore agricolo lombardo – spiega Giovanni Benedetti, direttore di Coldiretti Lombardia e membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – da una parte conferma le produzioni tradizionali della nostra regione, che rimane al vertice in Italia per la produzione di latte in Italia, dall’altra guarda con sempre maggiore attenzione alle produzioni che rispondono alla ricerca dei consumatori di una migliore qualità della vita”.

Si vede un impatto positivo a Como, Lecco e nella vicina Varese, con circa 40 imprese nell’area in più dell’anno scorso, toccando quota 5 mila imprese e circa 100 addetti in più, circa 6 mila.

A Como crescono rispettivamente del 7% e del 6% la coltivazione degli ulivi (con un risultato molto più marcato, +19% a Lecco) e l’apicoltura con produzione di miele.
I nuovi protagonisti sono giovani e stranieri. Un contributo positivo all’agricoltura lombarda arriva da giovani e stranieri, con un + 1,2% e +3,6% in un anno, con rispettivamente oltre 3 mila e quasi mille imprese. In totale in Lombardia sono 46 mila le imprese agricole.

Sono 46 mila le imprese agricole in Lombardia. Prima per imprese agricole Brescia con oltre 10 mila, poi Mantova con 8 mila, Pavia con 6 mila, Bergamo con 5 mila, Cremona e Milano con 4 mila. A Como 2 mila imprese, a Varese quasi 2 mila imprese mentre a Lecco se ne contano oltre mille di cui 118 gestite da giovani, 8 da stranieri e 288 sono le imprese femminili.