MANDELLO – Lo svincolo di Maggiana divide il centrodestra: Maria Lidia Invernizzi , capogruppo di Mandello del Lario al Centro, rivendica il voto contrario espresso in aula dalla collega di opposizione Emanuela Invernizzi.
Le dichiarazioni del capogruppo seguono la lettera inviata nei giorni scorsi Francesco Silverij, ex consigliere della stessa lista di minoranza, che ha invece sottolineato il favore di Forza Italia al progetto, evidenziando una sensibilità differente rispetto agli ex compagni di minoranza.
“Nell’ultimo Consiglio comunale in merito alla variante urbanistica per il collegamento viabilistico tra la S.S. 36 e la Strada per Maggiana propedeutica ad un progetto di svincolo da e per Sondrio, la lista Mandello del Lario al centro , che da sempre si è dichiarata a favore dello svincolo in entrambe le direzioni, ha manifestato la sua contrarietà alla variante preliminare ad un progetto di cui non ritiene sostenibile il rapporto costi/benefici.
L’analisi del voto ha tenuto conto della scarsa fruibilità di un’ opera che servirà solo la corsia Nord (cioè la direzione da e per Sondrio), come dai risultati contenuti nella Relazione tecnica, e del fatto che, tra l’altro, il nuovo collegamento prevede il passaggio delle sole autovetture con esclusione dei mezzi oltre i 35 q.li, senza quindi alcuna utilità per le ditte del territorio. Riteniamo inoltre importante segnalare che ancora non è stata elaborata una perizia idrogeologica su un territorio che per la sua conformazione richiede una costante monitorizzazione.
Ulteriore preoccupazione nasce dal costo presunto di oltre mezzo milione di euro che dovrebbe essere sostenuto in parte anche con un contributo Regionale, non ancora reso però ufficiale.
Per queste motivazioni non abbiamo ritenuto corretto nei confronti della cittadinanza esprimere un parere favorevole ad un opera che avrà un costo ingente per le casse del Comune ma che, in merito alla quale, l’Amministrazione in carica non si è ancora spesa con cifre precise.
Un’ altra osservazione che riteniamo importante ribadire è che ad un mese dalla riapertura al traffico della centrale Piazza della Repubblica dopo il lungo intervento di riqualificazione dei sotto servizi e della pavimentazione, abbiamo potuto valutare la qualità del risultato e, ora, possiamo affermare di trovarci di fronte ad un’opera a dir poco insoddisfacente.
L’aspetto più preoccupante è la mancanza di sicurezza dei pedoni: l’assenza di un marciapiede alle uscite delle attività commerciali immette il pedone direttamente sulla carreggiata con le macchine che viaggiano a pochi centimetri in una zona anche molto utilizzata per raggiungere le scuole. Le strisce pedonali inoltre risultano molto poco visibili e l’eccessiva pendenza degli accessi laterali alla piazza invitano ad attraversare in altri punti, creando ulteriore preoccupazione agli automobilisti già in difficoltà per il superamento dei due dossi senza danneggiare la propria macchina.
Tutte queste problematiche sono poi accentuate dalla mancanza di una segnaletica visibile e con un effetto impattante che possa, in ogni situazione, tenere l’automobilista in allerta dei disagi che il tratto di strada implica.
Del resto la medesima approssimazione si è vista nella gestione della chiusura del traffico quando, per quasi tre mesi, segnaletiche posticce, e rese ulteriormente illeggibili dalla pioggia e installate solo a pochi metri dall’ingresso del Paese, hanno reso difficoltoso l’accesso dall’esterno soprattutto ai mezzi pesanti per raggiungere le ditte mandellesi.
Siamo di fronte alla prima opera che la Giunta Fasoli affronta ad oltre tre anni dall’inizio del mandato con un risultato che dà il senso della noncuranza e della mancanza di attenzione alla problematiche della cittadinanza, delle attività mandellesi e del denaro pubblico”.
Maria Lidia Invernizzi e Emanuela Invernizzi
Mandello del Lario al centro