COLICO – L’annullamento del PGT di Colico da parte del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, un fatto che aveva creato grande scalpore nei mesi scorsi oltre che inevitabili difficoltà all’amministrazione comunale, ha dei riflessi anche rispetto al pagamento dell’IMU.
Come spiegato dal Comune, devono procedere al versamento saldo dell’imposta 2018:
- Terreni posti all’interno di piani attuativi già perfezionati o i permessi di costruire convenzionati: I piani attuativi vigenti, così come i permessi di costruire convenzionati, continuano a produrre i loro effetti. I titoli edilizi formatisi in forza dei predetti piani attuativi sono validi, così come devono ritenersi validamente rilasciabili i titoli edilizi riguardanti l’attuazione del piano attuativo o di interventi convenzionati, anche dopo la pubblicazione della sentenza del TAR di annullamento del P.G.T.
- Aree incluse nel P.I.P.: Per le aree ancora inedificate inserite nel perimetro del P.I.P di Colico, valgono, ai sensi dell’art.17 della L. 1150/42, le prescrizioni di zona del Piano Attuativo stesso che, nella fattispecie, in forza dell’art. 3 delle NTA del P.I.P. sono quelle relative alla zona “D” per impianti produttivi.
- Fabbricati esistenti oggetto di ristrutturazione edilizia e/o ampliamento con lavori già in corso alla data del 18/06/2018 e non ancora ultimati.
- Terreni interessati da nuove costruzioni con lavori già in corso alla data del 18/06/2018 e non ancora ultimati.
Esistono poi alcuni casi particolari per i quali i proprietari dei terreni devono procedere al pagamento dell’I.M.U. in relazione all’ubicazione degli stessi all’esterno del perimetro del centro abitato.
Deve essere verificata la situazione urbanistica in relazione a quanto previsto dal P.T.C.P. (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) dove le aree residuali “bianche”, non interessate da vincoli relativi ad ambiti a prevalente valenza paesistica – agricola, devono essere soggette al pagamento dell’I.M.U. in riferimento alla possibilità di edificare con una densità massima fondiaria di 0,03 mc/mq per destinazioni residenziali e di 1/10 dell’area di proprietà per le destinazioni produttive.
Tutto questo, ricordano dal Comune, fatto salvo l’esito relativo alla discussione della sospensiva da parte del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal Comune di Colico, che si terrà in Camera di Consiglio il prossimo 29 novembre.