Apertura alle auto il 7 dicembre, i treni nell’autunno 2020. Gentile: “Serve un nuovo ponte”
L’assessore regionale Terzi promette: “A giorni le navette circolari per servire i pendolari”
PADERNO D’ADDA – “A oggi la data di riapertura alle auto resta il 7 dicembre e quella della circolazione ferroviaria l’autunno 2020. Non sono in grado di dire se riusciremo ad anticipare. Si tratta di un cantiere dinamico e come tale soggetto a molte variabili. Siamo soddisfatti di essere riusciti ad anticipare l’apertura ciclopedonale e ora siamo pronti con il cronoprogramma della seconda parte”.
Disponibile e loquace, Maurizio Gentile, numero uno di Rfi nonché commissario straordinario del ponte San Michele, ha voluto fornire alcuni particolari in più in merito al grosso intervento di riqualificazione del ponte di Paderno durante l’assemblea che si è tenuta a Cascina Maria subito dopo il taglio del nastro. Al suo fianco i tecnici Paolo Pancini e Nicola Ferrari che hanno spiegato nel dettaglio gli interventi tecnici effettuati finora precisando fin da subito di lavorare su un’opera d’arte che ha più di 130 anni.
Quattro ipotesi al vaglio per un nuovo ponte
Rispondendo alle domande di Elisa Biffi, portavoce del comitato San Michele, ha precisato che qualcosa si sta muovendo anche sul fronte della previsione di un nuovo ponte di collegamento tra le due sponde dell’Adda.
“Noi lo vogliamo qui, non chissà dove” ha precisato la giovane pendolare, sottolineando i disagi vissuti ogni giorno da chi si è trovato, dal 14 settembre, senza più un collegamento diretto tra Lecco e Bergamo.
Gentile ha risposto: “Che questo non sia un ponte eterno lo sappiamo anche noi. E per questo abbiamo fatto delle ipotesi che però dobbiamo mettere al vaglio dei nostri interlocutori. Sono quattro progetti di tipo e impatto diverso. Quello che veramente è importante è che il progetto verrà inserito nell’accordo di programma tra Rfi e il Ministero delle infrastrutture. I tempi saranno lunghi, ma mi sembra che ci sia, da parte del Governo, la volontà di anticipare”.
L’amministratore delegato di Rfi ha ribadito l’importanza di essere riusciti ad aprire con anticipo la ciclopedonale. “Vi garantisco che il nostro impegno costante non si ridurrà, anzi verrà aumentato”. Quanto ai dubbi sollevati sempre dal Comitato circa il fatto che il ponte già oggi supporti un peso di non poco conto dovuto all’allestimento stesso del cantiere, Gentile ha precisato: “Capisco che da fuori si faccia fatica a comprendere. Ma un cantiere ha metodologie di controllo e di evacuazione diverse da quelle richieste qualora vi fosse la libertà di uso”.
In arrivo le navette circolari
Importante anche la questione delle navette, affrontata sempre grazie alle richieste del Comitato Ponte San Michele. “Tutte le persone che usano oggi i bus sostitutivi si trovano a perdere ore, soldi, benzina e a pagare maggiori pedaggi. E il prossimo mese non avremo nemmeno diritto al bonus perché secondo Trenord non c’è disagio”.
L’assessore regionale alla Viabilità Claudia Terzi ha precisato: “Lo sapevamo da subito che i bus sostitutivi non avrebbero azzerato il disagio perché collegano le stazioni dovendo passare da una via più tortuosa”.
Da qui la promessa, legata alla riapertura ciclopedonale del ponte San Michele, che le navette, intese come circolari, “partiranno da qui a pochissimi giorni. Abbiamo voluto infatti coinvolgere le agenzie di trasporto pubblico locale che riusciranno a garantirci il servizio da qui a pochi giorni”.
Non sarà un servizio sostitutivo tout court: “Non sarà stazione – ponte – stazione, ma funzionerà da trasporto pubblico locale. Le navette circolari serviranno anche il territorio, ampliando un po’ il classico servizio.La frequenza sarà di 15 minuti negli orari di punta e 30 minuti negli orari di morbida”.
Il tutto fino a quando ci saranno i lavori sul ponte. “Come Regione abbiamo deciso di anticipare 400mila euro all’anno per bypassare di burocrazia. Di burocrazia – ha aggiunto riferendosi alle polemiche con il Ministero delle infrastrutture che non ha ancora stanziato i soldi previsti in attesa della stipula della convenzione – moriamo anche noi. Ci dispiace non aver potuto istituire le bici elettriche ma noi non possiamo muoverci con i privati”.
Gli investimenti di Regione Lombardia
Terzi ha poi concluso sottolineando l’impegno di Regione Lombardia per finanziare servizi sostitutivi. “Abbiamo stanziato 1.370.000 euro, di cui 1.121.000 euro per i bus e 250mila euro per i treni aggiuntivi, a cui si aggiungono i circa 400mila euro che saranno anticipati per le navette di imminente attivazione”.
Si ringrazia per il servizio fotografico Davide Berri