Era entrato in servizio a Calco nel 1998 dopo aver lavorato prima a Lomagna – Osnago e a Brivio
“La divisa mi ha dato tante soddisfazioni. Il rimpianto? Il mancato Comando unificato con Olgiate Molgora”
CALCO – Settimana prossima consegnerà le chiavi del Comune, appendendo per sempre al chiodo la divisa della Polizia locale. Dopo 33 anni e mezzo di onorato servizio è giunto il momento della pensione per Antonio Garau, comandante della Polizia locale di Calco. Un ruolo svolto con determinazione e passione, cercando di dare sempre il massimo per l’interesse della collettività. “L’attività professionale è stata entusiasmante, molto intensa e anche piena di momenti difficili, ma spesso densa di tante soddisfazioni sia personali che professionali per tutto il servizio che ho rappresentato e che rappresento” racconta emozionato e soddisfatto. A Calco Garau è arrivato nel 1998, dopo aver precedentemente prestato servizio a Lomagna e Osnago e poi a Brivio, “un comune a cui sono rimasto particolarmente legato”.
Collaborazioni con amministrazioni e cittadini
Ventuno anni di servizio svolti con orgoglio, collaborando con tutti i sindaci che si sono via via susseguiti: da Giuseppe Magni a Gilberto Fumagalli passando per l’attuale primo cittadino Stefano Motta senza dimenticare tutti gli assessori, i consiglieri comunali e i dipendenti del Comune. “Abbiamo costruito, in questi anni, insieme a tutti gli operatori del servizio di polizia locale di Calco, un ottimo rapporto con la cittadinanza, fatta di dialogo per la soluzione delle problematiche quotidiane, ma a volte di ferma posizione su alcune tematiche importanti. Il tutto al fine di costruire un preciso senso di legalità che ha sicuramente determinato un più puntuale rispetto delle regole nel comune atteggiamento verso la vita pubblica, a vantaggio di tutta la collettività e non solo della civica amministrazione”. Un impegno portato avanti anche nonostante la sistematica carenza di personale: “Basti pensare che un agente è andato in pensione da oltre due anni e non è stato ancora sostituito e all’assenza del messo. Nonostante ciò, come servizio di Polizia locale abbiamo cercato di sopperire a questa mancanza cercando di coprire tutti i servizi ai quali siamo deputati, con spirito di sacrificio”.
Il grazie a Milena Pizzagalli
Un grazie non può non andare all’agente scelto Milena Pizzagalli, unico agente ora rimasto in servizio in attesa di trovare un nuovo comandante e un agente con cui rimpiazzare il posto lasciato libero dal pensionamento, due anni fa, di Giovanni Violante. “Sono orgoglioso di aver ricoperto questo ruolo di comandante e abbraccio virtualmente tutti i colleghi che si sono susseguiti e che hanno collaborato per riuscire a instaurare un buon rapporto quotidiano con la gente. Li ringrazio per la collaborazione leale, l’impegno e la dedizione al servizio, dando il massimo della disponibilità per assolvere gli innumerevoli compiti istituzionali che incombono sulla Polizia locale spesso sacrificando anche gli impegni personali”.
La sinergia con le altre forze dell’ordine
Una collaborazione che è stata forte e decisiva anche con tutte le forze dell’ordine: “Insieme abbiamo gestito tante fasi della vita di Calco, manifestazioni, operazioni di servizio, attività di prevenzione e di repressione sempre nel nome della legalità e con l’obiettivo della serena convivenza di tutti i protagonisti della comunità”. Tanti gli aneddoti che hanno costellato questi oltre 30 anni di attività: alcuni sono finiti sulle pagine dei giornali locali, altri sono stati gestiti senza clamori, cercando di interpretare le particolarità e le complessità che caratterizzano la vita di una comunità”.
Il rimpianto: “Mi sarebbe piaciuto unificare il comando con Olgiate”
Tra tante soddisfazioni, spicca però un rimpianto: “Sarei stato felice se il Comando fosse stato unificato con il Comune di Olgiate Molgora. Purtroppo ciò momentaneamente non è avvenuto e sinceramente mi dispiace. Mi avrebbe fatto piacere vedere un unico comando con alla guida il comandante di Olgiate Alberto Maggioni, persona alla quale sono particolarmente legata per le sue capacità professionali. Non solo, ma sono stato io a selezionarlo al concorso pubblico indetto nel 1997 a Brivio”. Raggiunta la pensione, Garau non ha intenzione di impigrirsi sul divano: “Farò tesoro dell’esperienza lavorativa accumulata dando una mano a una delle mie figlie con il suo lavoro. Poi vedrò di dedicarmi di più alla mia famiglia cercando di non viziare troppo i miei nipotini. Ringrazio tutte le persone che in questi giorni mi stanno tributando tante attestazioni di stima che mi confortano e che rappresentano uno stimolo per tutto il servizio di polizia locale”.