Novanta in tutta la città i sampietrini dedicati a chi non è tornato dai campi di concentramento e sterminio
Una parte di pietre posate mercoledì, venerdì 17 la seconda parte della cerimonia
MILANO – Ventotto nuove Pietre d’Inciampo in memoria di altrettante vittime milanesi dei campi di concentramento. Sampietrini, piccoli blocchi quadrati ricoperti d’ottone che ne ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo della morte, posati ieri, mercoledì 15 e domani venerdì 17 gennaio in 21 vie cittadine, in corrispondenza delle abitazioni dei deportati nei lager che non hanno fatto ritorno alle loro case, alla presenza tra gli altri dell’ideatore delle Pietre, l’artista berlinese Gunter Demnig.
A presentare l’iniziativa, che porterà a 90 il numero delle Pietre d’Inciampo posate dal 2017 ad oggi a Milano, sono stati lunedì mattina in Aula consiliare a Palazzo Marino il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, la senatrice a vita Liliana Segre e il Presidente del Comitato Pietre d’Inciampo Marco Steiner.
“La posa di nuove Pietre d’inciampo nella nostra città è un’occasione per rinnovare il nostro impegno per ricordare – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé -. Lo faremo coinvolgendo i più giovani, cercando di contrastare ogni tentativo negazionista o di ridimensionamento dell’atrocità di quanto è accaduto e le grandi responsabilità che hanno reso possibile quella tragedia. Ricordare è ancora più importante oggi di fronte al risveglio in Europa, e non solo, di idee, movimenti e nostalgie pericolose”.
“Quando abbiamo costituito nel settembre 2016 il Comitato per le ‘Pietre d’Inciampo’ – Milano – commenta il presidente Marco Steiner – ci auguravamo di poter contare sulla condivisione e sul sostegno del Consiglio Comunale. Così è stato e così ci auguriamo possa continuare ad essere. Ogni singola pietra rappresenta un monito affinché ciò che è accaduto non si ripeta mai più. Il Comitato per le Pietre d’Inciampo è cosciente che non potrà arrivare a commemorare tutti i cittadini milanesi caduti. L’impegno è rivolto soprattutto a quelle vittime che non hanno più nessuno che le ricordi”.
Presenti dal 1990, oggi in Europa si contano oltre 75mila Pietre d’Inciampo in 26 Paesi: un monumento diffuso, nato per intuizione dell’artista berlinese Gunter Demnig e cresciuto anche grazie al passaparola come reazione ad ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, qualunque sia stato il motivo della persecuzione: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.