Vittorio Arrigoni: a un anno dalla scomparsa

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LECCO – E’ passato un anno dalla scomparsa di Vittorio Arrigoni, l’attivista per i diritti umani lecchese, rapito e ucciso da un gruppo di estremisti a Gaza City, in Palestina, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2011. Una causa tanto nobile quanto difficile, quella sposata dal giovane attivista dell’ International Solidarity Movement: sostenere in prima linea le sofferenze del popolo palestine, in un territorio stuprato dalle violenze e dagli scontri tra l’esercito israeliano e i combattenti armati di Hamas.

Ma la sua opera e i suoi ideali non sono morti con lui quella notte: numerose sono state in tutto il mondo le manifestazioni in sua memoria, e domenica a Bulciago, il paese dove viveva con la famiglia, centinaia di persone si sono radunate per celebrare il ricordo di “Vik”. Alla cerimonia era presente la mamma di Vittorio e sindaco di Bulciago, Egidia Beretta, l’onorevole del Pd Lucia Codurelli e l’ambasciatore palestinese, Sabri Ateyeh. Numerosi anche i messaggi arrivati da più parti, come quello di Don Ciotti dell’associazione “Libera”, ed anche dal mondo della musica, dalla cantante Fiorella Mannoia.

E ad un anno dalla morte, continuano anche le iniziative che si ispirano al messaggio lanciato da Vittorio Arrigoni. Il più rappresentantivo è cotenuto nel motto “restiamo umani”, che Vittorio usava per chiudere i suoi scritti e i suoi video, durante i bombardamenti dell’esercito isrealiano sulla città di Gaza. Questi scritti sono stati raccolti e sono divenuti parte integrante di un progetto dal nome “Restiamo Umani – The Reading Movie“, creato con l’intenzione di diffondere il più possibile la testimonanza di quei drammatici giorni.

A parlarcene è Fulvio Renzi curatore di questo progetto:

“Il tutto consiste nella lettura dei 19 capitoli del libro di Vittorio Arrigoni, da parte di 19 personalità da sempre impegnate per la questione palestinese e per il rispetto dei diritti umani. Abbiamo già completato la metà delle letture, che sono disponibili on-line al sito internet restiamo umani.com.

La particolarità dell’opera è il suo essere completamente autoprodotta dalle persone, una sorta di coo-produzione popolare, alla quale si può partecipare versando un minimo di 10 euro, corrispondente ad una quota; attualmente ci sono ancora circa mille quote disponibili.

Vittorio Arrigoni si è ritrovato ad essere ad Gaza durante l’offensiva denominata “Piombo fuso”, sferrata dal governo isrealiano contro i civili della città di Gaza; è durata 23 giorni ed ha provocato più di 1400 morti, tra cui un’altissima percentuale di bambini. Vittorio era li, a scrivere giorno dopo giorno il suo diario: questo è il libro, la narrazione di ciò che è accaduto, l’unica testimonianza al mondo di quei 23 giorni di massacro. Il nostro lavoro è rendere la sua testimonianza un documento storico.

Ogni capitolo è interpretato da una personalità diversa. Il prologo è letto dalla mamma di Vittorio, Egida Beretta Arrigoni, passando da Huwaida Arraf, Mohamed Bakri, e ancora l’arcivescovo Gerusalemme Hilarion ben Bashir Capucci , e il premio nobel per la pace Mairead Corrigan Maguire. I prossimi che registreremo in America sono Norman Finkelstein e il rabbino David Wise. Contiamo di finire il più presto possibile, perché è una corsa contro il tempo: prima finiamo, e prima tutti potranno conoscere cosa è accaduto”.

(Foto. Credit: www.cn24.tv)