MILANO – La Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, nell’ambito di complesse indagini nel settore della criminalità organizzata, ha delegato il GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano e il NIPAAF Carabinieri Forestali di Milano ad eseguire, nei confronti di cinque cittadini italiani, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano per i reati di estorsione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti con l’aggravante dal metodo mafioso tra cui il capo della “locale di Legnano-Lonate Pozzolo” (attualmente imputato nel processo “KRIMISA”) e un consigliere comunale di un Busto Arsizio, collegato con esponenti della citata locale.
L’indagine costituisce il seguito dell’operazione “FEUDO” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano che aveva portato, nell’ottobre 2019, all’arresto di 11 soggetti per traffico illecito di rifiuti ed al sequestro preventivo per equivalente di fabbricati, terreni, disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di oltre 1 milione e 500 mila euro.
L’indagine avviata dopo l’esecuzione della citata ordinanza ha consentito di riscontrare come la società Smr Ecologia srl, operante nel settore prima del trasporto e poi del trattamento rifiuti, gestendo l’impianto di trattamento rifiuti sito in La Guzza (CO), abbia subito, per un lungo periodo, l’infiltrazione da parte di soggetti legati alla locale di Legnano-Lonate Pozzolo.
Grazie alla scelta dell’imprenditore, a suo tempo raggiunto dalla misura cautelare, di spiegare le motivazioni sottese all’illecita attività, è stato possibile ricostruire il contesto estorsivo in cui egli, dal 2014 al 2018, è stato costretto ad erogare utilità di vario tipo e, più precisamente, sia somme di denaro che assunzione di personale.
E’ emerso, grazie a puntuali indagini di carattere economico-finanziario, svolte dalle Fiamme Gialle, anche come la maggior parte delle dazioni di denaro avveniva attraverso la creazione di fondi ad hoc creati, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per fittizie consulenze, dalla ditta individuale di un compiacente componente del Consiglio Comunale di Busto Arsizio.
E’ stato dimostrato come tali provviste, pari a oltre Euro 100 mila euro per un solo anno, siano state utilizzate per far fronte al pagamento delle spese di viaggio e di soggiorno al Nord Italia da parte dei più stretti familiari di un soggetto all’epoca detenuto e sottoposto al regime di cui all’art. 41 bis. Ord. Pen.: da qui il nome dell’operazione “SPECIAL GUEST”.
E’ emerso altresì come l’attività estorsiva abbia condotto all’assunzione, forzata, da parte della società del genero del capo della locale sopra indicata.
Allarmante è il settore in cui operava SMR ECOLOGIA s.r.l.: come noto, quello dei rifiuti è uno degli attuali ambiti privilegiati per l’operatività della ‘ndragheta e ciò in relazione alla sua estrema redditività.