Con la consegna del Premio Stile Alpino si chiude il Lecco Mountain Festival

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I vincitori del Premio Stile Alpino 2020 con la giuria

In Camera di Commercio la serata finale della rassegna

Premiati l’altoatesino Simon Gietl (Premio Rock) e i Ragni Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e Luca Schiera (Premio Alpinistico)

LECCO – Si è chiusa sabato sera con la consegna del Premio Stile Alpino la seconda edizione del Lecco Mountain Festival. Le premiazioni, alla presenza dei protagonisti delle ascensioni selezionate dalla Giuria, si sono svolte presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Lecco.

“Nonostante le disdette dell’ultima ora e la comprensibile preoccupazione per il difficile momento che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria siamo molto contenti di poter essere qui stasera a consegnare questo importante premio e rivivere le incredibili avventure degli alpinisti candidati – ha detto Andrea Gaddi, organizzatore del Festival – un grande ringraziamento alla Giuria per il lavoro svolto e agli alpinisti”.

Il Premio Stile Alpino è un premio alpinistico per onorare la migliore ascensione dell’anno. Il riconoscimento, anche quest’anno, è stato diviso in due categorie, il Premio Rock (Premio Roccia), per tutte le ascensioni effettuate su roccia, sia in Italia che all’estero, e il Premio Alpinistico, per tutte le ascensioni effettuate su neve, ghiaccio e misto, dalle grandi pareti himalayane e patagoniche, alle pareti delle Alpi e di altri gruppi montuosi dei cinque continenti.

Serafino Ripamonti

La storia dei Ragni di Lecco

La serata si è aperta con una breve presentazione, da parte di Serafino Ripamonti (Ragni di Lecco), del libro ‘I Ragni di Lecco’, edito da Rizzoli (2020). Una lunga storia di un gruppo di uomini uniti da un amore viscerale per la montagna raccontata in 256 pagine di testo e immagini che ripercorrono i 74 anni dalla fondazione dei Ragni di Lecco attraverso volti e grandi imprese alpinistiche in giro per il mondo. “I Ragni di Lecco sono nati come espressione dell’alpinismo operaio – ha detto Ripamonti – gli uomini che diedero vita a questo gruppo sono la fibra del maglione rosso che indossiamo. Sono uomini nati in un difficile periodo storico, abituati al lavoro duro e che, tuttavia, grazie all’amore per la montagna, sono arrivati in luoghi lontanissimi vivendo esperienze incredibili di cui la città di Lecco e non solo è fiera”.

Alcuni membri della Giuria: da sinistra Federico Magni, Andrea Gaddi, Mario Conti e Roberto Chiappa

Le premiazioni

Sei in totale le ascensioni candidate ai Premi Roccia e Alpinistico, selezionate dalla giuria composta da Giuseppe Miotti, Mario Conti, Roberto Chiappa, Simone Pedeferri, Andrea Gaddi e Federico Magni (direttore della rivista Stile Alpino).

Matteo Della Bordella (a destra) con François Cazzanelli e Francesco Ratti

Per il Premio Rock erano in lizza Incroyable, la via aperta nell’estate 2020 da Matteo Della Bordella, François Cazzanelli e Francesco Ratti sul Pilastro Rosso Brouillard (Monte Bianco); la traversata invernale in solitaria delle Tre Cime di Lavaredo intrapresa dall’alpinista altoatesino Simon Gietl (febbraio 2020); l’ascensione solitaria su Gotica, al Cornetto di Salarno, zona Adamello, di Leo Gheza (assente alla serata).

I tre ‘Mattei’ (Della Bordella, Bernasconi e Pasquetto) in Patagonia dopo aver aperto “Il dado è tratto”

Per il Premio Alpinistico, invece, selezionata la salita al Bhagirathi IV dei Ragni Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo che nel settembre 2019 hanno aperto una nuova via sulla parete Ovest; il concatenamento invernale del Cervino Grandes Murailles di François Cazzanelli e Francesco Ratti (gennaio 2020); la nuova via sull’Aguja Standhart in Patagonia ‘Il dado è tratto’ aperta da Matteo Della Bordella e dai compianti Matteo Bernasconi e Matteo Pasquetto nel febbraio 2020.

Simon Gietl ha vinto il Premio Rock per la traversata in solitaria invernale delle Tre Cime di Lavaredo

Dopo la presentazione delle ascensioni finaliste con filmati e racconti dei protagonisti la Giura ha decretato i vincitori. Per il Premio Roccia è stato premiato con la tradizionale piccozza dorata Simon Gietl (Traversata in solitaria invernale delle Tre Cime di Lavaredo) mentre per il Premio Alpinistico i ragni Della Bordella, De Zaiacomo e Schiera per la salita al Bhagirathi IV.

Da sinistra: Matteo De Zaiacomo, Luca Schiera e Matteo Della Bordella premiati per la nuova via al BIV

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