Stefano Valsecchi, calolziese, aveva confessato l’omicidio del 47enne Salvatore De Fazio
I fatti risalgono al 13 settembre 2020. Si attende la decisione della difesa
OLGINATE – Giudizio immediato presso la Corte d’Assise del Tribunale di Como: questa la richiesta del pubblico ministero Paolo Del Grosso nei confronti di Stefano Valsecchi, autore dell’omicidio di Salvatore De Fazio (47 anni) e del grave ferimento del fratello Alfredo, avvenuto lo scorso 13 settembre a Olginate.
Valsecchi, che davanti al giudice aveva confessato di aver freddato a colpi di pistola De Fazio, morto sul colpo, si trova presso la casa circondariale di Pescarenico dallo scorso 21 settembre quando, dopo quasi dieci giorni di latitanza, si era presentato dai Carabinieri per costituirsi.
L’appuntamento con i De Fazio per chiarire una lite tra i figli
Quel pomeriggio (era il 13 settembre 2020) Stefano Valsecchi e Salvatore De Fazio avrebbero dovuto incontrarsi per chiarire una lite tra i rispettivi figli accaduta la sera prima. “Ero arrabbiato – aveva raccontato davanti al giudice per le indagini preliminari – mio figlio era finito in ospedale con la mandibola rotta, volevo chiarimenti forti”. L’incontro però si è trasformato in tragedia: ad avere la peggio il 47enne olginatese, padre di tre figli, raggiunto e ucciso da tre colpi di pistola. Il fratello di Salvatore De Fazio, Alfredo, che era con lui, viene invece gravemente ferito da un proiettile.
Le accuse
Il 54enne, imprenditore a Calolzio, è accusato di omicidio volontario, tentato omicidio e porto illegale in luogo pubblico di arma. Nei suoi confronti il pm titolare del fascicolo ha chiesto il giudizio immediato presso il Tribunale di Como. La prima udienza è stata fissata per il 23 settembre.
Il legale
Spetterà al legale di Valsecchi, Marcello Perillo, decidere se richiedere il rito abbreviato (con riduzione di un terzo della pena) o andare a processo di fronte alla Corte d’Assise: “Scioglierò le riserve la prossima settimana – ha fatto sapere l’avvocato penalista – oggi ho incontrato il mio assistito, sta bene ed è molto tranquillo. Prima di prendere una decisione vogliamo completare l’esame del fascicolo d’indagine, molto corposo e nel quale sono comparsi elementi che andranno analizzati più approfonditamente”.