418km e mezzo con 10128m di dislivello in bici in 20 ore
“Questa sfida la dedico a ‘Ceco’, amico e alpinista scomparso qualche settimana fa sul Monte Bianco”
PRIMALUNA – In questi giorni sulla pagina Facebook di Gabriele Scaioli di cui avevamo già scritto nelle sue due precedenti imprese, il 10k e precedentemente quello più “semplice” 8848 Bike, la sua ultima performance compiuta in questi giorni in cui in poco più di 20h ha percorso quasi 418km e mezzo con 10128m di dislivello.
Dalla sua pagina Facebook il racconto dell’ultima impresa.
Dedicato a Francesco “ceco” Galperti
Terzo Everesting portato a casa, ultimo della categoria, mancava solo questo, molto più duro rispetto agli altri due. Il tutto consiste nel fare almeno 400km e 10000 metri di dislivello positivo, non sullo stesso tracciato come i precedenti, limite massimo di 36 ore e si può dormire, ma la mia scelta è stata quella di farlo in un’unica tirata. Come già ho riportato sopra, questa sfida la dedico a “Ceco”, amico e alpinista scomparso qualche settimana fa sul Monte Bianco, grande persona e mio maestro di montagna, soprattutto qualche anno fa quando mi ha avvicinato e fatto conoscere la Parete Fasana. Sempre disponibile e molto generoso, mancherà a tutti.
Ritornando al giro, il tracciato affrontato è il seguente:
Primaluna-Tovo Sant’Agata -Mortirolo-Monno-Mortirolo dalla Directa Contador (max25%)- Mazzo-Mortirolo-Grosio-Mortirolo-Monno-Mortirolo-Mazzo-Bellano-Giumello-Casargo -Paglio-Cortenova-Cainallo-Cortenova-Agueglio-Primaluna.
L’idea come al solito è nata qualche giorno fa, avevo già in mente di salire in giornata i 5 versanti del Mortirolo partendo da Mazzo, dunque fare il tragitto in macchina. Siccome all’appello mancava solo il terzo Everesting, il più duro, nella mia testa ha frullato l’idea di concatenare il tutto, partendo da casa e tornando in valle a finire il tutto, come così è stato. Partito alle 2 di mattina del martedì, inizio a salire verso Tovo, circa 110 km da Primaluna, anche se di notte, il fastidioso vento contro si fa sentire sugli infinti rettilinei Valtellinesi. Arrivato con l’alba, inizia la prima scalata, dura negli ultimi km, scendo subito a Monno, risalgo per la seconda volta dalla “via più dura” la famosa “Directa Contador”, dedicata al talento spagnolo, corta ma dura, con pendenze massime del 25%. Affrontata anche questa è l’ora di scendere e salire la classica e storica, la salita da Mazzo, poi giù a Grosio, pausa e su. Ultima discesa a Monno, salgo anche quest’ultima, foto di rito in cima e via per il rientro fino a Bellano, caldo e vento contro non mancano mai. Visto che manca ancora tanto come km e dislivello, salgo a Giumello e poi subito a Paglio, pausa a Taceno, per poi salire con il buio fino a Cainallo, riscendo a Cortenova e salgo per l’ultima volta fino al Passo di Agueglio. Foto al cartello, circa la una di notte, ed è fatta, dopo più di 23 ore, adesso manca solo il rientro a casa. Ennesima soddisfazione, faticoso, soprattutto per essere stato la maggior parte da solo, Mortirolo non delude mai. ALLA PROSSIMA!
Che dire? Di fronte alla tenacia di un ragazzo poco più che ventenne che impiega il suo tempo libero alla rincorsa di imprese che a molti sembreranno assurde e senza nessuna utilità, non possiamo far altro che restare meravigliosamente sorpresi sapendo che ci sono persone che riescono ad “esaltarsi” compiendo imprese che la maggior parte di noi, non riuscirebbe nemmeno ad immaginarle.
8848, 10k e Roam sostanziali differenze
Everestingitaly è un gruppo che nasce dopo una bellissima esperienza fatta nel 2015 a Campocatino (Fr) dove il 22 giugno si era disputato il primo Everesting di gruppo in Italia. Da quel giorno si sono moltiplicati da parte di tanti appassionati, i tentativi di riuscire nell’impresa di salire tante volte in bici una pendenza fino a raggiungere la quota di 8848m di dislivello che è l’altezza del monte Everest da cui prende il nome l’impresa sportiva. Per dare ufficialità ai tentativi è stato stilato un regolamento che prevede nel caso del classico Everesting 8848 Bike 4 regole da rispettare: salire e scendere dallo stesso segmento tutte le volte necessarie per raggiungere il dislivello di almeno 8848m; bisogna registrare l’intera attività col gps per poterne poi chiedere l’omologazione; non viene fissato nessun limite di tempo, ma non ci si può fermare a dormire durante il tentativo; infine, nella Hall of non sono ammessi multipli o frazioni.
Superato questo primo gradino, ecco un’altra tipologia ancora più impegnativa, Everesting 10k che rispecchia i precedenti punti ma con un dislivello di 10000m e per chi volesse andare ancora oltre ecco che si può provare a fare l’Everesting Roam. Sostanziali differenze dagli altri e che si può scegliere un percorso che non comprenda un unico segmento, che il dislivello sia di almeno 10000m con non meno di 400km e nel tempo massimo di 36h, a questo tentativo è permesso anche qualche pausa per dormire sempre restando nel tempo limite delle 36h.