Via i cartelli in dialetto, la Lega Nord non ci sta

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LECCO – Via i cartelli stradali con il nome di Lecco in dialetto (Lecch) posti all’ingresso della Città e con loro via anche quelli dei paesi con i quali la città lariana è gemellata. E mentre nessuno si è accorto o lamentano dell’eliminazione di questi ultimi, il capogruppo della Lega Nord Cinzia Bettega nel Consiglio comunale di lunedì ha invece fatto sentire la sua voce in merito alla sparizione dei cartelli in dialetto.

A risponderle è stato lo stesso sindaco Virginio Brivio che ha apertamente dichiarato: “Sono stato io a dire di togliere quei cartelli e quelli dei gemellagi nel rispetto del codice della strada che li vieta perchè possono confondere l’automobilista. Inoltre ritengoi cartelli con il nome di Lecco in dialetto si prestavano a un marchiamento del territorio che va al di fuori di una normale logica di comunicazione stradale. Tuttavia, patto di stabilità e risorse permettendo, provvederemo al ripristino di cartelli in dialetto ma votati a far conoscere la storia della nostra città”.

Per nulla soddisfatta della risposta la capogruppo della Lega Bettaga che ha evidenziato: “Stando a quel che dice il sindaco, codice della strada alla mano, città come Bergamo, Brescia, ma anche Comuni più piccoli o più vicini a Lecco come Calolziocorte sono tutti fuori legge. Oppure a Lecco vige un codice della streada diverso dal resto dell’Italia? E il sindaco non campi scuse parlando del ripristino di nuovi cartelli in dialetto per far conoscere la storia di Lecco, dica piuttosto sinceramente che quelli che ha tolto li ha voluti togliere perchè li ha messi un’Amministrazione leghista”.