Gli alunni della primaria di Lecco hanno realizzato e distribuito i “biglietti gentili”
“Qualcuno ci ha chiesto cosa poteva darci in cambio. La nostra risposta è stata che ci andava bene un bel sorriso”
LECCO – La scuola primaria De Amicis (Ic Lecco 1 Falcone e Borsellino), “scuola storica” di Lecco che guarda con fiducia alle future generazioni e che fonda la propria mission sulla valorizzazione del protagonismo di ciascun alunno, ha promosso e messo in campo azioni concrete per celebrare al meglio la Giornata mondiale della Gentilezza. Nata in Giappone nel 1988, la ricorrenza che cade il 13 novembre ha riscosso da subito l’attenzione e l’entusiasmo degli alunni coinvolti.
La Giornata della Gentilezza raccontata dagli alunni della De Amicis
“A scuola abbiamo ideato e la realizzato ‘biglietti gentili’, ciascuno con un disegno e una frase diversa. Uno arrotolava, l’altro chiudeva, altre due compagne con le forbici a fare i ricciolini ai nastri (forbici con punta arrotondata ovviamente!). Insomma, la fabbrica di Babbo Natale… Poi, in centro città, sono stati consegnati. Gli insegnanti hanno organizzato una gita a sorpresa per regalare i bigliettini ai negozianti e ai passanti; li abbiamo messi anche dentro le cassette delle lettere. Alcuni li abbiamo regalati alle persone anziane incontrate per caso, uno lo abbiamo dato anche ai poliziotti che passavano in auto”.
L’emozione, per chi ha consegnato e per chi ha ricevuto il biglietto, è stata intensa: “Quando abbiamo dato il biglietto il negoziante ci ha chiesto: in cambio che cosa possiamo darvi? La nostra risposta è stata che ci andava bene un bel sorriso! Mi sono sentita la persona più felice: ho ricevuto un sorriso, il gesto che cambia il mondo”. E ancora: “Molti erano increduli perché non si aspettavano un regalo del genere. Ci continuavano a chiedere se quel biglietto fosse davvero per loro: noi eravamo divertite ma anche un po’ imbarazzate. Qualcuno ci ha regalato anche le caramelle, anche se non bastavano per tutti. Ma la cosa più bella per me è stata quando alcuni ci hanno ringraziato con gli occhi lucidi per l’iniziativa che tutti noi abbiamo preso”.
“Abbiamo imparato che il rispetto per gli altri non si dimostra solo con le parole educate come grazie, per favore, prego e scusa, ma anche con l’essere altruista, generoso e disponibile con gli altri. Per questo la Giornata della gentilezza non deve essere celebrata una volta all’anno: infatti non vediamo l’ora di distribuire di nuovo i bigliettini!”