Sabato, dopo la scossa sismica, un cittadino aveva segnalato una crepa in un rudere di via Interna
La via è stata chiusa e l’amministrazione comunale ha imposto alla proprietà la messa in sicurezza, anche tramite la demolizione della parte più alta del rudere
OLGIATE – Verificare subito lo stabilità della facciata che aggetta su via Interna; inoltrare in Comune una perizia statica sottoscritta da un professionista e mettere in sicurezza l’immobile valutando anche la demolizione del piano più alto del fabbricato. Sono le richieste, messe nero su bianco, all’immobiliare Stalli, proprietaria dell’immobile su cui si sono accesi i riflettori dopo le scosse di terremoto di sabato scorso. Un cittadino, residente nelle vicinanze, aveva infatti chiesto un intervento dei Vigili del Fuoco per verificare le condizioni di sicurezza di uno degli immobili, situati nella zona che a Olgiate viene chiamata centro, oggetto da decenni delle discussioni per i piani di recupero e riqualificazione rimasti finora al palo.
A seguito del sopralluogo dei pompieri, a cui aveva preso parte anche il responsabile dell’ufficio tecnico insieme al vice sindaco Matteo Fratangeli e l’assessore ai lavori pubblici Ilaria Bonfanti, l’amministrazione comunale aveva deciso di chiudere, per sicurezza, via Interna, la strada che collega via Roma con via Canova, ravvisando dei potenziali pericoli alla sicurezza. “Si è trattato di una crepa evidenziatasi su un rudere in Via Interna, la cui origine non è però ascrivibile con sicurezza al terremoto. La via, pedonale, in attesa della relazione dei Vigili del Fuoco e dei provvedimenti conseguenti, è stata per il momento interdetta al transito” la nota diramata sabato pomeriggio dall’amministrazione comunale che ha poi provveduto a pubblicare un’ordinanza per la chiusura della via Interna.
Sempre ieri, il sindaco Giovanni Battista Bernocco ha firmato un’ordinanza urgente per chiedere alla proprietà la messa in sicurezza della zona. In particolare si chiede di effettuare, entro 5 giorni dalla notifica del dispositivo, lo stato dell’immobile con riguardo, nello specifico, alla stabilità della facciata che aggetta su via Interna. Non solo, ma si chiede di inoltrare, entro 10 giorni, una perizia statica sottoscritta da un ingegner abilitato relativa allo stato degli immobili e alle azioni da intraprendere per la messa in sicurezza e la salvaguardia della pubblica incolumità con valutazione della necessità di demolizione del piano più alto del fabbricato.
Nel provvedimento si precisa inoltre di inserire, nella perizia, un giudizio sulla staticità complessiva dell’immobile con particolare attenzione al possibile interessamento dei fabbricati limitrofi. Alla proprietà vengono dati 30 giorni di tempo per eseguire tutti gli interventi necessari per poter riaprire in sicurezza via Interna, trascorsi i quali l’amministrazione comunale provvederà per suo conto addebitando poi le spese all’immobiliare.