L’attuale discarica dovrà traslocare per il cantiere del quarto ponte
Progettato il nuovo centro di raccolta rifiuti, ci sarà anche un centro del riuso
LECCO – Pronta la progettazione del nuovo centro di raccolta rifiuti: questa in commissione consiliare saranno presentati gli aggiornamenti relativi all’opera, che vanta un milione di euro di finanziamenti dal Prnn e che si è resa necessaria per lo spostamento che l’attuale discarica comunale dovrà subire, liberando l’area alla costruzione del cosiddetto quarto ponte tra Pescate e Bione.
La zona dove troverà posto il nuovo centro rifiuti è un terreno affacciato all’area Ticozzi, di fronte alla rotonda dell’Addio ai Monti, una parte del quale era stato sottoposto ad interdittiva antimafia dalla Prefettura ed oggi è nelle disponibilità del Comune.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di realizzare un centro di raccolta moderno e automatizzato, comprendente anche le più recenti forme di differenziazione dei rifiuti, votato alla logica dell’economia circolare, all’opportunità di trasformare il rifiuto in una risorsa.
Sposa pienamente questa filosofia il centro del riuso che troverà spazio accanto al centro di raccolta rifiuti: un luogo dove poter consegnare a nuova vita, anziché buttare, gli oggetti ancora utilizzabili che potranno essere rimessi a disposizione di chi ne ha bisogno. Anche questo progetto gode di un finanziamento 243 mila euro del Pnrr a fronte di un costo totale di 450 mila euro, che saranno coperti dall’amministrazione comunale.
E se il centro di raccolta rifiuti sarà gestito da Silea, che ha collaborato con l’Ufficio Ambiente del Comune nel percorso finora compiuto, per il centro del riuso dovrà essere assegnata la futura gestione tramite bando pubblico.
Nel frattempo, il Consiglio Comunale sarà chiamato la prossima settimana e votare la variante al Piano dei Servizi del PGT che definisce meglio in “Impianti di stoccaggio, smaltimento, trattamento e recupero rifiuti” l’area interessata dall’intervento.
Inoltre è prevista una permuta di spazio con la vicina Trafileria San Giovanni: per garantire un’adeguata area di manovra ai mezzi pesanti circolanti, l’azienda decederà al Comune uno spicchio da 70 mq circa, mentre il Comune cederà alla trafileria circa 63 metri quadrati di un’altra parte di terreno.
Nel frattempo Arpa, già nelle scorse settimana, ha concluso le indagini sul sottosuolo non evidenziando criticità importanti, essendo una zona industriale comunque sarà necessaria una bonifica dell’area.