Cala: i 49mila € entro le 10 di oggi, altrimenti domenica non si gioca

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Joseph Cala nella sede della Calcio Lecco

LECCO – Quella di ieri è stata un’altra giornata calda e assurda al “Rigamonti-Ceppi”. Già nel primo pomeriggio, un gruppo di tifosi si è riunito sotto la palazzina di via Don Pozzi per assistere all’evento del giorno, cioè la consegna dell’assegno di 49mila euro a Joseph Cala da parte di Raffaele Perillo e la conseguente partenza dell’italo-americano. L’attesa è invece stata lunga e inutile: a Cala non è stato recapitato alcun assegno e la pressione attorno al futuro della Calcio Lecco è diventata ancor più opprimente. Alla base della mancata consegna c’è un disaccordo su chi debba staccare questo assegno: gli Invernizzi o la nuova cordata? I nuovi acquirenti non ne vogliono sapere per una questione di principio: chi ha fatto arrivare Cala a Lecco, lo deve anche pagare per andarsene. In effetti, anche Joseph Cala ha ammesso di essere in attesa di un assegno firmato da Mario Invernizzi, anche se ha manifestato dubbi anche sulle potenzialità economica della nuova cordata: “Forse non hanno soldi…”.

Sta di fatto che Cala è ancora insediato in via Don Pozzi. “Non capisco questo ritardo: io non sto mettendo il bastone tra le ruote, ho già le valigie pronte… Non ho chiesto di più di quel che mi devono: 18mila euro per l’scrizione e 31mila per la fideiussione, che comunque rimane depositata”. Quindi, l’operazione sta subendo un clamoroso ritardo per 18mila euro, una cifra irrisoria se si considerano i milioni di euro buttati in tre anni dalla famiglia Invernizzi.

Dopo un confronto con i tifosi, Cala sta pensando a un aut aut per la giornata di oggi, giovedì: o riceverà l’assegno entro le 10 o alle 11 convocherà una conferenza stampa per annunciare che domenica la squadra non scenderà in campo per la prima di campionato.

Già, perché, al di là dei disaccordi e delle continue interruzioni nella trattativa societaria, c’è una parte sportiva che resta ancora avvolta nel buio più totale.

Nel pomeriggio, la squadra allenata da Stefano Franciosa ha affrontato in un’amichevole la Juniores di Ernesto Nani. Difficile trarne indicazioni tecniche. Si sa solo che i tesserati sono 16: Jmurov, Drago, Kulli, Asti Brun, Frigerio, Gimenez, Pain, De Souza, Cherif, Vaglio, Arenella, Bertolini, Santorelli, Ouahdani, Ripamonti e Gori. Le visite mediche saranno effettuate oggi, giovedì.

Martedì sera, da Cuneo sono state recuperate anche le maglie: bianche con bande nere e il logo del centenario sul petto. Non sono le classiche maglie blucelesti che tutti si aspettavano, ma almeno ci sono…

Da oggi ci sono anche i biglietti; il segretario Ivan Corti si è infatti recato all’ufficio SIAE per i tagliandi di domenica. Chi vorrà venire domenica 2 settembre al “Rigamonti-Ceppi” per assistere a Lecco – St. Georgen dovrà sborsare 1 euro per entrare in Curva o nei Distinti, oppure 2 euro per la tribuna.

Finito l’allenamento, non sono mancati momenti di tensione all’esterno dello stadio. Al centro delle proteste da parte di alcuni tifosi, Ernesto Nani, allenatore della Juniores e responsabile tecnico del Settore Giovanile. A Nani – colpito anche da uno schiaffo – sono stati contestati un contratto da 7 anni e mezzo, la scelta di legarsi al Lecco di Cala e la scelta di far arrivare in bluceleste ragazzini provenienti dal sud o dall’est Europa, ai quali devono quindi essere assegnati degli alloggi. Nel corso dell’accesa discussione, è giunta sul posto una volante della Polizia, alla quale se ne è aggiunta un’altra più tardi.

Oggi è un altro giorno, ma è facile immaginare che non sarà meno intenso per i colori blucelesti. Cento anni di storia sono ancora fortemente a rischio.