Viandante. Iniziata la manutenzione sulla tratta Lecco-Abbadia

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Resterà aperto il passaggio, solo alcuni cartelli a segnalare i lavori in corso agli escursionisti

Oggetto d’intervento soprattutto la folta vegetazione

ABBADIA – Erano stati annunciati e settimana scorsa sono cominciati i lavori di manutenzione sulla tratta Lecco-Abbadia lungo il Sentiero del Viandante. Fino a che non termineranno, alcuni cartelli segnaleranno gli interventi in corso agli escursionisti in transito, attenzionandoli. Il passaggio resterà aperto, ma la cautela dovrà essere massima. Un intervento che coinvolgerà soprattutto la vegetazione, sistemando i punti più critici.

“Più o meno i lavori dureranno un paio di settimane, anche se è difficile stimare l’esatta tempistica. Pian piano stiamo sistemando – spiega Roberto Gandin, vicesindaco di Abbadia -. Un esperto si sta occupando della manutenzione. Gli interventi sulle piante non saranno drastici: serviranno a garantire il passaggio dei viandanti, eliminando gli elementi fastidiosi e pulendo dove serve. Anche perché, come ha sottolineato chi si sta occupando dell’opera, agendo in maniera decisa sulla vegetazione potrebbero scombinarsi degli equilibri, che porterebbero ipoteticamente a danni ben peggiori di quelli già riscontrati”.

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Fitta vegetazione lungo la tratta Lecco-Abbadia, foto scattate durante il sopralluogo dello scorso 29 settembre

Già, perché nelle scorse settimane più di qualche segnalazione sullo stato del sentiero era arrivata, e anche percorrendolo nella tratta interessata durante un sopralluogo le criticità sono risultate evidenti. Interpellando i due Comuni coinvolti, Lecco e Abbadia, è emerso che la situazione più complicata versava nell’area compresa tra Pradello, circa dalla centrale elettrica dello Zerbo, fino ad Abbadia, precisamente alla chiesetta di San Martino, quindi di competenza dell’Amministrazione abbadiense.

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Folta vegetazioni sì, ma anche gradini mancanti, cavi dei parapetti allentati, aree franose, tracce del sentiero alcune volte poco chiare, e tutto questo in una tratta che è di recente creazione, essendo stata inaugurata nel maggio 2021, seppur seguendo un itinerario in passato già esistente. Insomma, non sembrerebbero essere solo le piante il problema, anche se già questi interventi sono senza dubbio un primo passo da cui partire, necessario. Stando alle parole del vicesindaco poi, per alcuni aspetti come piccoli smottamenti, c’è ben poco da fare. “Questo tratto – conclude Gandin – resterà sempre problematico purtroppo, anche mettendoci mano”.