“I nuovi spazi virtuali hanno aperto i confini del tema della sicurezza”
Organizzata nell’ambito del progetto “Giovani protagonisti” che ha coinvolto 800 studenti, la conferenza è aperta ai cittadini
LECCO – “Gli spazi virtuali hanno aperto i confini del tema della sicurezza. Oggi, quando affrontiamo il tema della sicurezza, non possiamo più limitarci a pensarlo limitato agli spazi fisici e ai contesti in presenza. Come istituzioni e come comunità abbiamo la responsabilità di allargare lo sguardo e rendere anche il contesto virtuale uno spazio il più possibile sicuro e positivo”.
Così l’assessore alla Famiglia, giovani e comunicazione Alessandra Durante ha introdotto la conferenza organizzata per presentare l’evento finale del corso di formazione etica “Giovani protagonisti – Del mondo digitale” organizzato dalla Fondazione Sinderesi, che ha coinvolto circa 800 studenti delle scuole superiori del territorio.
Sabato 20 aprile alle ore 18 nell’aula magna del Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Lecco (via Previati, 1) saranno ospiti Nicola Gratteri, noto Procuratore del tribunale di Napoli e Antonio Nicaso, docente di Storia delle Organizzazioni Criminali Queen’s University di Kingston (Canada) autori del libro “Il grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘ndrangheta”.
La coordinatrice dei laboratori di “Giovani Protagonisti” Giovanna Soccio è entrata nel merito del progetto, del percorso seguito dagli studenti e delle tematiche trattate: “E’ stato importante rilevare l’alto tasso di interesse e maturità degli alunni. Grazie alla collaborazione attiva di tutte le agenzie educative del territorio abbiamo potuto riflettere sulle possibili azioni positive per migliorare la società”.
A moderare l’incontro di sabato sarà il giornalista e docente Gerolamo Fazzini: “Si tratta di una grandissima opportunità non solo per gli studenti ma per tutta la cittadinanza per scoprire quello che oggi è un volto nascosto della criminalità organizzata. E’ raro potersi confrontare con personalità di tale livello su un tema come il volto nuovo della mafia che bisogna imparare a riconoscere”.
Il segretario generale di Fondazione Sinderesi Stefano Sangalli ha ringraziato quanti hanno collaborato al progetto: “Siamo al fianco delle giovani generazioni per aiutarle a crearsi una coscienza critica muovendoci attraverso tre direttrici: cittadinanza attiva, dialogo interreligioso, aiuto ai più fragili”.
Tutta la cittadinanza è invitata sabato 20 aprile alle 18 presso l’aula magna del Politecnico – Polo Territoriale di Lecco per assistere all’incontro.
Patto Educativo Digitale
L’assessore Durante, in questo contesto, ha presentato l’avvio del lavoro dell’amministrazione per la creazione di un Patto Educativo Digitale all’interno del Patto per una Comunità Educante: “Nel contesto attuale, in cui l’uso delle tecnologie digitali è sempre più diffuso, diventa fondamentale promuovere un approccio consapevole e responsabile, garantendo un ambiente virtuale sicuro e formativo. È innegabile che l’uso del digitale tra bambini e ragazzi stia aumentando in modo significativo. Le statistiche ci mostrano che un numero sempre maggiore di Under 14 è attivamente impegnato nell’utilizzo di dispositivi digitali e piattaforme online (non solo sui social e non solo attraverso lo smartphone, pensiamo ad esempio a YouTube e all’accesso tramite le smart TV). Come Comunità Educante dunque, il nostro ruolo, non può più essere limitato ai contesti fisici ma è necessario essere presenti in maniera consapevole anche nello spazio virtuale. Siamo abituati a pensare che tutto quello che accade nel mondo virtuale sia “finto” e, in quanto tale, privo di particolari impatti, rischi o pericoli. Invece il virtuale è sempre più reale e questo sottolinea l’urgenza di intervenire con misure concrete, condividendo gli strumenti per garantire che questa esperienza digitale sia positiva e costruttiva. Personalmente ritengo il digitale e il web una grandissima opportunità formativa, divulgativa, partecipativa, didattica, lavorativa e anche di svago ma come tutte le grandi occasioni, porta con sé degli impatti sui quali è sempre più necessario almeno interrogarsi e provare a trovare delle regole comuni di convivenza. È in questo contesto che il Patto Educativo Digitale assume un ruolo di primaria importanza: un documento condiviso tra istituzioni, insegnanti e dirigenti, allenatori, genitori e ragazzi, che stabilisce regole di buon senso e principi etici per un utilizzo responsabile e consapevole della tecnologia digitale”.
“Questo Patto non sarà meramente un elenco di regole, ma un impegno condiviso con l’obiettivo di creare un ambiente digitale che favorisca lo sviluppo personale, sociale e cognitivo dei nostri giovani e non solo. Sarà uno strumento flessibile e adattabile alle diverse esigenze – ha concluso l’assessore Durante -. Mi impegno personalmente affinché questo processo sia inclusivo e partecipato, coinvolgendo tutte le parti interessate nella sua elaborazione e implementazione. È solo attraverso uno sforzo collettivo e collaborativo che possiamo garantire un futuro digitale sicuro e positivo. Presto condivideremo le modalità di partecipazione a tutte le istituzioni, le scuole, i genitori e i ragazzi per unirsi a noi in questo importante lavoro e contribuire alla creazione di un Patto Educativo Digitale che rispecchi i valori e gli obiettivi della nostra comunità e che potrà essere esteso anche a territori più ampi e ad altre realtà locali che volessero partecipare, come già avvenuto in altre zone”.