Il consigliere dem Fragomeli: “Ai nostri sindaci servono impegni concreti”
LECCO – “Sulla sicurezza non possiamo più accettare inviti, ma servono impegni concreti: abbiamo presentato un ordine del giorno per investire meno di un milione di euro per sostenere i comuni lombardi su azioni per la sicurezza urbana” così il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli interviene in seguito alla bocciatura del suo ordine del giorno all’assestamento di bilancio in votazione in queste ore al Pirellone, che impegnava la giunta a incrementare le risorse destinate alla sicurezza urbana, già fortemente tagliate nel bilancio di previsione a dicembre.
“Nessuna disponibilità vera, ma i soliti inviti che finiscono dei cassetti della Giunta Regionale – spiega Fragomeli – ai nostri sindaci servono però impegni concreti, non chiacchiere. Questa destra deve smettere di riempirsi la bocca con la parola sicurezza, continuando a strumentalizzare i fatti di cronaca che affliggono i nostri comuni, impossibilitati ad affrontarli con forze e strumentazioni adeguate”.
“Lo scorso maggio ho presentato proprio sullo stesso tema una mozione che non era stata approvata, ma che aveva ricevuto grande condivisione dall’assessore la Russa, il quale aveva promesso di attivarsi in sede di bilancio – ricorda il consigliere dem -. Ma quando si tratta di passare alle azioni concrete, questa maggioranza getta la maschera e s’immobilizza, non mettendo neanche un centesimo in bilancio”.
“Al contrario, a noi del Pd non interessa la strumentalizzazione ideologica, ma vogliamo semplicemente più risorse per sostenere i comuni che sono in grave difficoltà – sottolinea Fragomeli – mentre registriamo con grande rammarico che anche i colleghi lecchesi, Zamperini e Piazza che non perdono occasione sulla stampa per rivendicare l’importanza del tema sicurezza addebitando impropriamente ai comuni anche competenze che non hanno sull’ordine pubblico, al momento del voto, quando sono chiamati ad agire concretamente, si tirano indietro. Purtroppo, nonostante gli appelli di moltissimi sindaci lecchesi, in Regione restano solo parole e nessun sostegno finanziario ai comuni”.