Cestini dei rifiuti pieni? E’ colpa della maleducazione di certe persone

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“Il servizio funziona. In città si sono 622 cestini, tutti geolocalizzati e ogni svuotamento è segnalato in tempo reale dall’operatore”

In arrivo le fototrappole per identificare e multare chi viola il regolamento di igiene urbana

LECCO – Le segnalazioni sono tante, quasi all’ordine del giorno, provenienti da ogni rione della città. “Cestino appena svuotato, ecco la situazione il giorno dopo”, è il messaggio che si ripete, inviato in redazione da cittadini esasperati dall’inciviltà dilagante. C’è chi invoca maggiori controlli e sanzioni, mentre altri puntano il dito contro la gestione dei turni di pulizia e lo svuotamento dei cestini. Il problema è sotto l’attenzione dell’amministrazione comunale, che ha ribadito più volte come la vera sfida sia di tipo culturale: combattere l’inciviltà di chi non ha ancora compreso l’importanza della raccolta differenziata.

La situazione attuale

In città sono presenti 622 cestini, ciascuno dei quali geolocalizzato e dotato di tag NFC. “L’operatore – fanno sapere dagli uffici di Palazzo Bovara – quando svuota il cestino, grazie ad un apposito lettore certifica l’avvenuto svuotamento: in questo modo Silea può monitorare in real time tutti gli svuotamenti effettuati. Di ciascun cestino Silea sa con esattezza quando è stato svuotato”.

Il problema è la maleducazione

A riprova che il problema non sia la mancanza di turni di svuotamento ma la maleducazione dei cittadini è il fatto che sono capitati casi di cestini colmi appena pochi minuti dopo l’avvenuto  svuotamento. Anche perché, come precisato, durante l’estate le frequenze di svuotamento sono state mantenute come previsto. “E’ bene ricordare – fanno sapere sempre da Comune e Silea – che i cestini stradali nascono per piccoli rifiuti (scontrini, cartacce ecc.) ma a volte vengono utilizzati anche per rifiuti domestici, con due effetti negativi: vengono gettati rifiuti indifferenziati (anche plastica, carta e lattine) che potrebbero essere riciclati e creano percezione di degrado”. In particolare, Silea ha notato che, ad esempio sul lungolago e nella zona di via Adda, sono spesso pieni di contenitori ‘take away’ che derivano dai vari asporto della zona: “Bastano pochi di questi contenitori per dare l’impressione che il cestino sia pieno, quando effettivamente non lo è”.

82 sanzioni da inizio anno per violazione al regolamento di igiene urbana

Controlli e sanzioni non mancano, come confermato anche dal sindaco Mauro Gattinoni che abbiamo interpellato: “Anche a Lecco i comportamenti illeciti vengono sanzionati, da inizio anno la nostra Polizia Locale ha elevato 82 sanzioni amministrative, di cui 35 a carico di imprese e 42 a carico di persone fisiche, per violazione al regolamento locale di igiene urbana. L’abbandono incontrollato di rifiuti – ha sottolineato Gattinoni – è una fattispecie che ha rilevanza penale, è bene ricordarlo”.

Il sindaco: “Stiamo valutando l’utilizzo di foto-trappole”

I trasgressori vengono accertati tramite codice a barre sul sacco o elementi riscontrati all’interno dei sacchi dagli ispettori ambientali di Silea, i quali poi trasmettono alla Polizia Locale il verbale di accertamento per il seguito dell’applicazione della sanzione – ha aggiunto il sindaco – il tema delle telecamere invece è più di complessa gestione per questioni sia di privacy sia di riconoscimento di chi commette l’illecito che, in assenza di un mezzo con targa, è spesso difficilmente rintracciabile. Stiamo comunque valutando l’utilizzo di foto-trappole nei punti più critici della città”.

Per una città sempre più pulita

Ricordati infine gli interventi di miglioramento già attuati e quelli in previsione, anche grazie ai fondi stanziati dal Pnrr: “Da diversi mesi è stato introdotto l’Operatore di quartiere per migliorare l’attenzione al decoro e alla pulizia, una miglioria fortemente voluta dall’amministrazione comunale – ha detto il sindaco – si tratta di una figura che opererà in uno specifico rione, divenendo punto di riferimento per i residenti. Nel prossimo futuro grazie al Pnrr verranno posizionati – sul lungolago, nei parchi e agli accessi di alcuni sentieri – 50 smart bin: si tratta di cestini compattatori dotati di pressa interna, così possono essere conferiti molti più rifiuti che nei normali cestini, e di sensori in grado di rilevare il livello di riempimento e avvisare la necessità di svuotamento”.