La questione è stata affrontata questa mattina, giovedì, in commissione territorio in Regione
Il consigliere regionale Fragomeli: “Vanno capite le tempistiche del ripristino e aperto un tavolo per quantificare realmente il danno”
MILANO – “La Regione non si tira indietro: abbiamo coinvolto l’Assessorato al Territorio e riteniamo necessario fare la stessa cosa con gli assessorati che si occupano di agricoltura e turismo”. Ha risposto così l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente questa mattina, giovedì, durante la Commissione Territorio, presieduta da Jonathan Lobati (Forza Italia), in cui ci si è confrontati sulla situazione provocata dalla frana lungo l’Alzaia dell’Adda lo scorso maggio che ha interrotto il percorso ciclopedonale, provocando pesanti ricadute sul territorio sia sotto il profilo turistico che ricettivo.
L’audizione, richiesta dal Pd e firmata dai consiglieri Gian Mario Fragomeli, Alfredo Simone Negri e Luigi Ponti, ha visto la partecipazione anche di Valeria Chinaglia direttore del Consorzio Est Villoresi. “Volevo che l’audizione fosse l’occasione per far incontrare gli assessorati, il consorzio che gestisce il canale, al fine di far conoscere anche la realtà cooperativa sociale che ha sede in quel tratto e ora non ha più lavoro, mettendo a rischio anche i dipendenti. Avevo già posto il problema da tempo, ma con l’incontro di oggi l’assessore Lucente e la sua Direzione hanno fatto il punto della situazione. Inoltre, si è appreso che c’è l’intenzione di trovare le risorse necessarie all’intervento, che deve essere ancora puntualmente quantificato. Il Consorzio Villoresi ha dato la sua disponibilità a candidarsi come soggetto attuatore dell’opera”.
L’ex sindaco di Cassago aggiunge: “Nostro obiettivo è chiarire i tempi di ripristino del tratto attualmente inagibile. La frana ha interrotto completamente l’alzaia del naviglio, causando il cedimento del terreno, il crollo della strada e del guard rail. Quella di cui parliamo è una via di collegamento importante sia per i residenti che per i ciclisti. Va aperto un tavolo con le istituzioni e i soggetti interessati per quantificare realmente il danno, verificare la volontà di compartecipazione alla ricostruzione e valutare i possibili soggetti attuatori dell’intervento. Per accelerare, ho chiesto che in tempi brevi il tavolo istituzionale venga quanto prima riaggiornato”.
“E’ un percorso importante e inserito in un progetto ancora più ambizioso – ha aggiunto il consigliere regionale Giacomo Zamperini (FdI) –. Per questo è necessario ripristinarlo e trovare le risorse per farlo. Valutiamo, se è possibile reperire i finanziamenti necessari anche attraverso l’uso di Fondi Interreg e i canoni concessori per l’utilizzo delle centrali idroelettriche. Potrebbe essere questo il modo per recuperare i soldi da investire per risistemare il naviglio”.
“Nei giorni scorsi – ha concluso l’Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente – abbiamo chiesto all’UTR Brianza di farci sapere quante risorse può mettere a disposizione, ma la stima dei danni va quantificata con più precisione e restiamo in attesa di una risposta”.