L’appello del Soccorso alpino a una maggiore attenzione, perché basta poco per evitare alcuni interventi
“La rappresentazione del mondo, ai nostri giorni, è influenzata da quello che vediamo nel web e sui social; poi c’è la realtà richiede sempre molta responsabilità”
LECCO – La prevenzione è una delle attività principali del Soccorso alpino e speleologico: l’ambito è talmente ampio e in evoluzione che è necessario seguire costantemente le tendenze che si manifestano, di stagione in stagione ma anche di anno in anno.
“Nei giorni scorsi, i nostri tecnici hanno registrato diverse richieste di soccorso che, con un poco di attenzione in più, sarebbe stato possibile evitare – hanno spiegato dal Soccorso alpino Lombardo -. Alcuni esempi: persone che si ritrovano su salti di roccia senza imbrago o con scarpe inadatte, lungo sentieri che sembrano facili in partenza ma poi diventano molto impegnativi. Altre ancora, in difficoltà perché ai magnifici tramonti, magari fotografati per essere diffusi online, segue in breve il buio, che rende il rientro di fatto impossibile senza il supporto dei soccorritori. Le insidie, infatti, se non vi si presta attenzione, possono emergere anche nelle gite più familiari, quelle che all’inizio sembrano alla portata di tutti e anche in questi casi occorre stare attenti”.
Che cosa fare allora?
- Programmate la vostra gita;
- Valutate bene i tempi e se siete in grado di andare e ritornare, voi e anche tutte le persone che sono con voi;
- Scarpe e abbigliamento giusti, specialmente quando la temperatura va sotto lo zero;
- Una pila frontale (non il cellulare perché vi potrebbe servire per chiedere aiuto, nel caso di bisogno la batteria è essenziale);
- Un fischietto per farsi rintracciare più facilmente;
- Ramponi per i tratti ghiacciati (attenzione alla differenza tra ramponi e ramponcini leggeri e al loro utilizzo);
- Acqua, cibo e bevande calde.
“Non permettete che una valutazione superficiale o la poca esperienza possano mettervi a rischio – concludono dal Soccorso alpino -. La rappresentazione del mondo, ai nostri giorni, è influenzata da quello che vediamo nel web e sui social; poi c’è la realtà, che è più complessa e richiede sempre molta responsabilità”.