I festeggiamenti presso l’Istituto Madonna della Fiducia
“Ai giovani d’oggi una raccomandazione: non siate egoisti”
CALOLZIO – Pierina Lazzarini, per tutti Piera, la ‘levatrice’ di Calolzio, ha festeggiato ieri, 7 dicembre, il traguardo dei 100 anni. I festeggiamenti, ai quali ha preso parte come oramai da tradizione anche l’assessore ai Servizi Sociali Tina Balossi, si sono svolti presso l’Istituto Madonna della Fiducia.
“Piera è stata una figura importante di riferimento per tante famiglie perché seguiva le donne durante la gravidanza e le assisteva al momento del parto che allora avveniva in casa – ricorda l’assessore – a lei si ricorreva per avere consigli anche durante i primi mesi di vita del bambino, ma il suo ruolo non finiva qui. Aiutava le donne a superare paure, preoccupazioni dettate molte volte da ignoranza e superstizioni. Diventava insomma una “seconda mamma” e godeva di un’alta stima”.
Nata il 8 dicembre 1924 a Borgo di Terzo in Val Cavallina (Bergamo), figlia di Pietro (morto prima che lei nascesse) e Gina, Piera a vent’anni, nel 1944 e in piena guerra, convinse i suoi genitori a lasciarla andare a Milano per frequentare la Scuola di Ostetricia della Clinica Mangiagalli. “Furono anni difficili, sia a causa della guerra che della nostalgia di casa e dei miei cari, con la paura delle bombe, il freddo del piccolo appartamentino vicino alla stazione Centrale, e talvolta anche la fame” ricorda Piera.
Il 7 giugno 1947 si diplomò e diventò Ostetrica: “Iniziai la professione, per me, più bella del mondo: far nascere i bambini”.
Sposata con Tarcisio, dal quale ebbe tre figli, Cinzia, Gianpaolo e Simonetta, a metà anni ’60 diventò Ostetrica Condotta nel Comune di Calolzio. Dopo la pensione il trasferimento alle origini, a Terzo, i viaggi con l’amato Tarcisio e, naturalmente, il “lavoro” di nonni per i cinque nipoti. Dopo la scomparsa del marito Piera decide di tornare a vivere a Calolzio dove, da un anno, vive presso la Casa della Madonna della Fiducia.
“Credo di aver avuto una buona vita, al netto dei periodi più o meno difficoltosi che ciascuno di noi attraversa. Non sono mai stata una bigotta, ma la fede mi ha spesso sostenuta nei momenti difficili, anche con l’aiuto della preghiera. Adesso, allo scoccare dei 100 anni, che mai avrei pensato di raggiungere, mi sorprendo a guardare verso il Pertüs… la mente vola e mi perdo nei ricordi. Ai giovani d’oggi una raccomandazione: non siate egoisti”.
Alla signora Piera l’Assessore ai Servizi sociali, unitamente al Sindaco, all’Amministrazione comunale e a tutta la cittadinanza rivolge tanti auguri carichi di riconoscenza, per aver svolto con coraggio, conoscenza e competenza un lavoro così importante.