Il ministro degli Interni Roberto Maroni è giunto questa mattina in città per una serie di appuntamenti. Al primo, la firma al Palazzo del Commercio del patto per la sicurezza tra Regione Lombardia, Prefettura, Provincia di Lecco e i Comuni di Lecco, Merate, Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario e Valmadrera, c’è stata anche una breve contestazione da parte di alcuni giovani.
Poi il ministro ha lasciato la città per spostarsi al Moregallo dove ha presenziato all’inaugurazione di otto scafi “vedetta” in dotazione alla Guardia di Finanza, prodotti da un cantiere nautico locale.
Il patto siglato in mattinata è rivolto ai Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti e si pone l’obiettivo di perseguire una politica a sostegno della sicurezza del territorio attraverso una serie di impegni di collaborazione tra le amministrazioni comunali e le forze dell’ordine provinciali, attraverso la prevenzione e il contrasto alla criminalità.
Dai vari Enti pubblici chiamati in causa verrà speso comulativamente poco più di un milione e 100 mila euro di cui 30.000 dalla Provincia per sistemi di sicurezza per i privati cittadini e 204.000 dal Comune capoluogo per il potenziamento del parco auto. Soddisfatti i rappresentanti dei vari enti, tra cui il Prefetto di Lecco Marco Valentini, l’assessore regionale alla sicurezza Romano La Russa, il Presidente della Provincia Daniele Nava, i sindaci dei principali centri del lecchese.
Maroni ha legato due “patti”: quello sulla sicurezza e quello di stabilità – che limita le finanze dei Comuni Un patto, quest’ultimo, che si può riformulare, per garantire maggiori livelli di sicurezza. Maroni ne parlerà, ha detto, nel prossimo Consiglio dei Ministri.
All’arrivo e all’uscita di quest’ultimo una piccola contestazione da parte di alcuni giovani presenti fuori dall’area transennata di piazza Garibaldi, come si vede nel video qui di seguito.
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