L’amministrazione comunale difende la bontà dell’ordinanza introdotta una settimana fa
“Già prima dell’ordinanza, l’accesso era interdetto “eccetto residenti Pagnano”: ma il divieto era ignorato e non c’era l’elenco delle vie”
MERATE – Nessuna rivoluzione viabilistica, ma solo una correzione della fascia oraria di limitazione al transito dettata dall’esigenza di migliorare la sicurezza della zona scolastica.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mattia Salvioni interviene, a una settimana dall’entrata in vigore dell’ordinanza che ha disciplinato nuovi criteri di accesso alla frazione di Pagnano, chiarendo che “l’accesso alla frazione non è stato vietato, ma semplicemente regolato sulla base di limitazioni già esistenti”.

Una precisazione che arriva a seguito dalla dura presa di posizione dell’ex sindaco Massimo Panzeri che, in un comunicato, aveva stigmatizzato la scelta di riservare l’accesso alla frazione solo ai residenti, stilando un elenco di vie autorizzate, parlando di una divisione tra eletti e dannati.
Una polemica a cui l’attuale maggioranza cerca di spegnere sul nascere rimarcando che “la regolamentazione su via Cappelletta non rappresenta una novità: già prima dell’ordinanza, l’accesso era interdetto “eccetto residenti Pagnano”. L’unico cambiamento riguarda la fascia oraria, che è stata adattata per migliorare la sicurezza della zona scolastica”.
Rispetto a quanto previsto prima, l’orario di stop alla circolazione alle auto è stato infatti rivisto in modo da tener conto degli orari di accesso alla scuola primaria (8.10) e alla scuola materna (fin alle 9.15). In particolar modo è stato suddiviso l’ingresso dei bambini alle elementari tra l’accesso principale, riservato a scuolabus e piedibus e quello laterale, lato palestra, fruibile dai bambini accompagnati, a piedi o in auto, dalle famiglie.

Ed è proprio sul miglioramento della situazione sul fronte scolastico che fa leva la Giunta Salvioni: “Prima di questo intervento, ogni mattina Pagnano si trasformava in un’area di traffico caotico e pericoloso: un numero significativo di auto ignorava il divieto preesistente e utilizzava via Cappelletta per attraversare la frazione, creando code e disagi. Le auto, per by-passare il divieto già esistente da anni, si immettevano in via Cervi, nonostante il divieto, proprio di fronte alle scuole, con evidenti rischi per i bambini. Gli studenti in attesa davanti ai cancelli scolastici si trovavano in una zona non sicura, nello stesso punto in cui lo scuolabus era costretto a fare manovra in retromarcia. Due linee del piedibus erano costrette a rifugiarsi in oratorio in attesa dell’apertura dei cancelli, per mancanza di un’area sicura di sosta”.

Da qui la considerazione: “L’ordinanza, dunque, non nasce da un capriccio, ma da un’esigenza concreta di sicurezza in primo luogo a tutela dei bambini e le bambine che ogni giorno si recano al plesso scolastico di Pagnano. È evidente che tutto sia migliorabile e modificabile, ma evocare un ricorso al Tar contro questa misura significa mettere in discussione un provvedimento che tutela gli utenti più deboli della strada. Significa, inoltre, costringere il Comune a sprecare risorse pubbliche per le spese legali, sottraendole a interventi più utili per la comunità. L’amministrazione è sempre disponibile al confronto, costruttivo e nelle opportune sedi, per un eventuale miglioramento delle soluzioni adottate”.
Salvioni difende anche la scelta di istituire un elenco delle vie riconducibili ai residenti a Pagnano, parlando di una “scelta tecnica, non politica. Il criterio utilizzato non è frutto di un’interpretazione discrezionale, bensì sono stati verificati i reali confini della frazione che comprende anche le località di Cicognola e Sabbioncello. L’intento è stato quello di adottare un riferimento oggettivo e già esistente, evitando qualsiasi forma di arbitrarietà. Ricordiamo che appunto già prima in via Cappelletta il cartello di divieto di accesso “eccetto residenti Pagnano” non era chiaro in quanto non specificate nelle ordinanze le vie corrispondenti. Ora questo è stato invece fatto per maggiore chiarezza”.

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