Valmadrera. Protesta fuori dall’inceneritore. “Chiudete l’impianto”

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LECCO – Nel giorno dell’open day del termovalorizzatore di Valmadrera, due manifestanti hanno inscenato una protesta di fronte ai cancelli dell’impianto per chiederne la chiusura.
Con simpatici travestimenti, Felice Airoldi e Mauro Dell’Oro, hanno voluto richiamare l’attenzione su un tema serio, riguardante il futuro del termovalorizzatore e della gestione dei rifiuti in provincia.

In particolare, i manifestanti, “semplici cittadini” hanno voluto precisare, hanno ribadito la contrarietà, già espressa dai comitati, sul progetto di teleriscaldamento attraverso il quale si punta a sfruttare la combustione dei rifiuti, creando energia e quindi il riscaldamento per le case dei comuni vicini all’inceneritore, raggiungendo anche il capoluogo. Un progetto che necessiterà di un importante investimento e che, secondo comitati e manifestanti, costringerà ad incrementare la mole di rifiuti da incenerire per mantenere in vita l’impianto.

“Dovremo importare rifiuti da altre province e regioni, cosa che già accade – hanno spiegato i manifestanti – ad oggi non sappiamo nulla degli effetti sulla salute pubblica perché non esiste uno studio epidemiologico, lo hanno commissionato ora spinti dalle proteste, ma non sarà uno studio indipendente, nomineranno loro in controllori. Un cane che si morde la coda. Inoltre non è corretto che Silea investa soldi pubblici in questo progetto del teleriscaldamento, piuttosto investiamoli nelle sistemare le nostre scuole. Il forno è vecchio e l’Europa ci chiede di abbandonare l’incenerimento, realizzare alternative. Chiediamo trasparenza”.